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TMW RADIO - Meluso: "Colantuono era finito nel dimenticatoio ma conosce già Salerno"
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Mauro Meluso ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo Mauro Meluso è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, cominciando dall'impegno europeo dell'Inter contro lo Sheriff: "Molto sorprendente vederli a punteggio pieno, ma ci sarà un motivo: avranno sicuramente valori per esserci riusciti in una competizione così importante".
Il Milan ha fatto il salto?
"Possono contare su persone di livello professionale molto alto, da Maldini a Massara fino allo stesso Pioli. Da che doveva essere sostituito ha finito per essere riconfermato per giusta causa. Ora gli hanno migliorato la squadra, impensabile fino a pochi anni fa poter rivedere un Milan su questi livelli".
La Salernitana cambia in panchina.
"In Italia abbiamo spesso l'abitudine di dare la colpa all'allenatore. Difficile giudicare, bisognerebbe essere più dentro: evidente però che i risultati non siano stati brillanti e che la squadra non segna molto. La dirigenza sta tentando di invertire il trend negativo intrapreso: Colantuono è già stato lì, ultimamente era finito nel dimenticatoio ma avrà grandi motivazioni".
La lotta per salvarsi rischia di coinvolgere qualche "grande" esponente?
"Sono un po' di anni che nella zona bassa della classifica si ritrovano squadre più titolate di altre. Lo scorso anno lo Spezia ha fatto un punto meno della Fiorentina e uno più del Torino... Oppure penso al Cagliari, che ha avuto una grande parte finale ma è rimasto in basso fino alla fine. Sorprende, per esempio, vedere laggiù pure la Sampdoria".
Sorpreso dalla Fiorentina di Italiano?
"Lui e Juric hanno inciso più di tutti gli altri nuovi allenatori, insieme a Spalletti. Ha rivitalizzato Callejon, Bonaventura... Ora ha la grana Vlahovic, che va un po' monitorata: il ragazzo giocherà tra dita puntate e fucili pronti per non aver rinnovato. Chi tiene alla Fiorentina deve lasciarlo sereno".
La mancanza di alternative che ruolo gioca?
"Anche avesse concorrenza parliamo di uno di grande livello: quando hai uno così bravo subentrano dinamiche differenti. Italiano comunque è abituato a lavorare nell'emergenza, negli ultimi anni ha sempre fatto di necessità virtù. A gennaio poi il caso dovrà essere risolto dalla società, con decisioni chiare e nette: rimanere nell'ambiguità non va bene per nessuno".
Gori può fare come Lucca?
"I calciatori vanno aspettati, ora dopo qualche annata di prestiti in cui non si è espresso, Gori sta facendo benissimo. Ha trovato un ambiente caldo, Cosenza è una bella palestra. Il calciatore va seguito, penso per esempio che al Torino siano ancora rammaricati per come hanno gestito Lucca".
Anguissa è il colpo dell'estate?
"Già l'anno scorso indicavo il Napoli come una potenziale vincitrice dello Scudetto: hanno migliorato un organico già di ottimo livello. Giuntoli ha avuto ragione anche con Osimhen: è immarcabile".
Il Milan ha fatto il salto?
"Possono contare su persone di livello professionale molto alto, da Maldini a Massara fino allo stesso Pioli. Da che doveva essere sostituito ha finito per essere riconfermato per giusta causa. Ora gli hanno migliorato la squadra, impensabile fino a pochi anni fa poter rivedere un Milan su questi livelli".
La Salernitana cambia in panchina.
"In Italia abbiamo spesso l'abitudine di dare la colpa all'allenatore. Difficile giudicare, bisognerebbe essere più dentro: evidente però che i risultati non siano stati brillanti e che la squadra non segna molto. La dirigenza sta tentando di invertire il trend negativo intrapreso: Colantuono è già stato lì, ultimamente era finito nel dimenticatoio ma avrà grandi motivazioni".
La lotta per salvarsi rischia di coinvolgere qualche "grande" esponente?
"Sono un po' di anni che nella zona bassa della classifica si ritrovano squadre più titolate di altre. Lo scorso anno lo Spezia ha fatto un punto meno della Fiorentina e uno più del Torino... Oppure penso al Cagliari, che ha avuto una grande parte finale ma è rimasto in basso fino alla fine. Sorprende, per esempio, vedere laggiù pure la Sampdoria".
Sorpreso dalla Fiorentina di Italiano?
"Lui e Juric hanno inciso più di tutti gli altri nuovi allenatori, insieme a Spalletti. Ha rivitalizzato Callejon, Bonaventura... Ora ha la grana Vlahovic, che va un po' monitorata: il ragazzo giocherà tra dita puntate e fucili pronti per non aver rinnovato. Chi tiene alla Fiorentina deve lasciarlo sereno".
La mancanza di alternative che ruolo gioca?
"Anche avesse concorrenza parliamo di uno di grande livello: quando hai uno così bravo subentrano dinamiche differenti. Italiano comunque è abituato a lavorare nell'emergenza, negli ultimi anni ha sempre fatto di necessità virtù. A gennaio poi il caso dovrà essere risolto dalla società, con decisioni chiare e nette: rimanere nell'ambiguità non va bene per nessuno".
Gori può fare come Lucca?
"I calciatori vanno aspettati, ora dopo qualche annata di prestiti in cui non si è espresso, Gori sta facendo benissimo. Ha trovato un ambiente caldo, Cosenza è una bella palestra. Il calciatore va seguito, penso per esempio che al Torino siano ancora rammaricati per come hanno gestito Lucca".
Anguissa è il colpo dell'estate?
"Già l'anno scorso indicavo il Napoli come una potenziale vincitrice dello Scudetto: hanno migliorato un organico già di ottimo livello. Giuntoli ha avuto ragione anche con Osimhen: è immarcabile".
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