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TMW - Galli: "Corsa Champions, difficile dire una favorita. Retegui bel messaggio di Mancini"TUTTO mercato WEB
martedì 21 marzo 2023, 10:23Serie A
di Alessio Del Lungo
fonte Lorenzo Marucci

TMW - Galli: "Corsa Champions, difficile dire una favorita. Retegui bel messaggio di Mancini"

Al Gran Galà dello sport a Castiglion Fiorentino, Giovanni Galli ha ricevuto un riconoscimento per un premio intitolato a Bruno Beatrice, suo ex compagno di squadra: "Per la prima volta, quando dal Settore Giovanile mi sono avvicinato alla prima squadra per la prima trasferta a Milano - dice ai media presenti, tra cui TuttomercatoWeb.com -, mister Radice mi mise in camera con Bruno, probabilmente il più vecchio con il più giovane o quantomeno quello che aveva più esperienza e lì è stata la prima volta che l'ho conosciuto personalmente. In lui tutti gli allenatori e i compagni riconoscevano un calcio non tecnico e di un fuoriclasse, ma di un grande cuore, di disponibilità. Non si arrendeva mai e nel suo silenzio era un leader che trasmetteva dei messaggi importanti".

In chi lo rivede oggi Bruno Beatrice?
"Non saprei, ma se parlo del Milan mi viene in mente Tonali. Molta grinta, molta forza, è un leader silenzioso. Difficilmente rilascia interviste, ma non molla mai, è quel giocatore che è fondamentale in una squadra".

La Fiorentina è arrivata bene al momento clou della stagione.
“Era stata un po’ penalizzata da vari infortuni e un momento di confusione tattica. Poi piano piano sono stati ritrovati i dettami tattici di Italiano. Credo che il 4-0 a Braga sia stata la chiave di volta. La Fiorentina ha ricominciato così a credere nei suoi mezzi e la classifica sorride, però la Conference si fa una volta sola, poi si punta a qualcos'altro".

Mandragora vive un ottimo momento.
"Mandragora veniva da una stagione dove aveva giocato poco, poi doveva inserirsi. Magari si era partiti anche con un’idea tattica diversa, poi cammin facendo Mandragora è stato affiancato ad Amrabat e la scelta si è rivelata importante".

Un giudizio sui portieri?
"Terracciano ha grandi meriti. Nonostante tutti lo avessimo sempre identificato come un ottimo secondo, nel momento del bisogno è sempre stato pronto. Poi con lui si è sempre stati troppo feroci, perché vedendolo come secondo si andava a cercare di incolpare la società che non aveva preso un titolare. Invece lui con serietà e professionalità ha dimostrato di meritare la fiducia di tutti".


Come vede il cambio Sirigu-Gollini?
"Sirigu a Cremona si è fatto trovar pronto. Non so cosa sia successo, ma a Napoli ora staresti per vincere il campionato, aggiungendo i quarti di finale di Champions. Giocare poco per giocare poco... Non so chi glielo ha fatto fare a Sirigu. Gollini ci ha guadagnato perché parteciperà alla vittoria del titolo e alle fasi finali di Champions".

Il Milan può rimanere fuori dalla Champions?
"Questo è un campionato particolare. Quando sembra che uno sia fuori, fa tre vittorie e arriva secondo, poi torna quinto... Il Napoli oggi potrebbe anche smettere di giocare, perderle tutte, tanto le altre si uccidono tra di loro. Nessuno prende e scappa all'inseguimento, 21 punti sono un'enormità. Quello che succede dietro è dettato dal momento. Magari una squadra vince 4 gare di fila l'ultimo mese ed arriva quarta. Non mi sento di dire chi sono le favorite".

Le piace la Lazio?
"La classifica parla chiaro, se sei al secondo posto lo hai meritato e guadagnato. Uno può dire che ha sacrificato l'Europa per il campionato... A volte si fanno delle scelte a seconda della rosa che uno ha a disposizione. Sarri non ha 25 elementi in grado di giocare tre competizioni, ha fatto una scelta, ma ora ha delle responsabilità: non può fallire la Champions. La Lazio sta lavorando, ha recuperato Luis Alberto, è senza Immobile, lì davanti si stanno adattando tutti, ma ancora non è arrivata al Sarri style. Quando sei secondo però significa che hai una forza importante dentro lo spogliatoio perché non puoi sopperire a tante assenze rimanendo secondo senza di questa".

Come giudica la convocazione di Retegui in Nazionale?
"Credo che sia un bel messaggio di Mancini, sposo a pieno il suo lavoro perché fa capire che se un giocatore è in grado di giocare in Argentina in una squadra di seconda fascia significa che qui da noi non abbiamo il coraggio di lanciare i giovani e di farli giocare, contrariamente a quello che ha lui. È come se dicesse che va in giro a vedere gli italiani che possono giocare con la maglia dell'Italia, come a dire: 'Fatelo anche voi'".

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