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Fiorentina, la notte del riscatto di Jovic: dalle lacrime di Roma alla voglia di tornare a vincere
Titolare o no, la notte di Praga potrebbe coincidere con quella di Luka Jovic. Il serbo, criticato per tutta la stagione dall'intero ambiente viola soprattutto per il suo atteggiamento in campo, ora ha cambiato volto, forse ha finalmente capito che il suo reale passato spagnolo, non ha nessun valore se poi in campo marca visita. E su questo punterà forte Vincenzo Italiano, che non si scoperto su chi giocherà tra lui e Cabral dal primo minuto, ma che a precisa domanda ha messo entrambi sullo stesso piano, forse addirittura svelando di non avere ancora nemmeno preso una decisione in merito.
Jovic ha nel dna le qualità del campione. Passare dall'Eintracht al Real Madrid per più di 60 milioni di euro non può essere un caso. Il problema è che per troppo tempo ha convissuto più con i demoni e non con gli angeli che avrebbero potuto rilanciarlo agli occhi del calcio mondiale. Ma quale occasione migliore se non in una finale internazionale per tornare a brillare? Lui sa bene cosa significa questa occasione, dopo tutto ha già vinto anche una Champions, ancche se non da protagonista. Sa cosa vuol dire vincere e anche cosa vuol dire fallire, le lacrime di Roma raccontano questo.
E allora la notte dell'Eden Arena potrebbe cambiare interamente anche la sua esperienza alla Fiorentina. Trascinare i viola alla vittoria, potrebbe farlo portare in trionfo da un popolo che poi, quando decide di amarti, lo fa per sempre. Potrebbe essere la scintilla per riaccendere il sacro fuoco che ora è sepolto sotto un po' di cenere ma che a tratti ha dimostrato di essere ancora caldo. Una coppa per lasciarsi alle spalle un anno di luci ed ombre, una coppa per rilanciare una carriera ancora tutta da vivere.
Jovic ha nel dna le qualità del campione. Passare dall'Eintracht al Real Madrid per più di 60 milioni di euro non può essere un caso. Il problema è che per troppo tempo ha convissuto più con i demoni e non con gli angeli che avrebbero potuto rilanciarlo agli occhi del calcio mondiale. Ma quale occasione migliore se non in una finale internazionale per tornare a brillare? Lui sa bene cosa significa questa occasione, dopo tutto ha già vinto anche una Champions, ancche se non da protagonista. Sa cosa vuol dire vincere e anche cosa vuol dire fallire, le lacrime di Roma raccontano questo.
E allora la notte dell'Eden Arena potrebbe cambiare interamente anche la sua esperienza alla Fiorentina. Trascinare i viola alla vittoria, potrebbe farlo portare in trionfo da un popolo che poi, quando decide di amarti, lo fa per sempre. Potrebbe essere la scintilla per riaccendere il sacro fuoco che ora è sepolto sotto un po' di cenere ma che a tratti ha dimostrato di essere ancora caldo. Una coppa per lasciarsi alle spalle un anno di luci ed ombre, una coppa per rilanciare una carriera ancora tutta da vivere.
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