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Betis, Pellegrini: "Ero al Franchi per Pepito. Fiorentina forte ma domani vogliamo un grande risultato"
Il tecnico del Real Betis Manuel Pellegrini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani sera contro la Fiorentina, andata delle semifinali di Conference League: "Sappiamo di affrontare un incontro molto importante per il club e la tifoseria e lo faremo davanti ad un rivale che ha giocato le due precedenti finali della competizione. A questo punto del torneo però non ci sono avversarie semplici. Possiamo perdere o vincere, ma sappiamo di poter ottenere un grande risultato nella gara di andata".
Quanto sarà importante la gara di domani?
"Credo che sarebbe un grande errore pensare ad una goleada domani, vorrebbe dire sottovalutare l'avversario. Anche dopo il 2-0 dell'andata contro lo Jagiellonia dicevo che non sarebbe stato semplice al ritorno. Dovremo fare bene in casa e poi andare a vincere a Firenze, ma questa è la nostra filosofia a prescindere dal rivale e dalla competizione".
Vede similitudini col Betis che tre anni fa ha vinto la Copa del Rey?
"Sono due squadre diverse, la cosa simile è che anche quest'anno la squadra scende in campo per vincere sempre fin dal primo minuto. Ma questa fiducia deve riflettersi sul risultato finale. Vedo il gruppo responsabile, non parlo solo della squadra titolare ma di tutto il gruppo, anche dei ragazzi che entrano in campo".
Come si fa a tenere tutti sul pezzo in questo modo?
"Non ci sono ne segreti ne ricette. All'interno di un gruppo quando si raggiungono i risultati è perché esiste una chimica e perché il gruppo è pronto ai cambi per mantenere sempre alta la competitività. Quindi dico qualità e una rosa concentrata in tutti i suoi membri, perché è impossibile far bene solo con 11 giocatori. Poi ovviamente è importante anche il fattore fortuna".
Le grandi gare giocate negli ultimi mesi danno fiducia?
"Non passeremo questa semifinale per quello che abbiamo fatto prima, ma potremo farlo mantenendo questa mentalità di voler migliorare ogni giorno. Occorre sempre aspirare al massimo".
La squadra arriva all'appuntamento nel miglior momento della stagione...
"Abbiamo avuto diversi momenti all'interno della stagione: all'inizio la squadra voleva ma non poteva, anche per via degli infortuni, ma abbiamo avuto la maturità per superare questa tappa. La maturità della squadra però ci permette di vivere bene ogni momento".
Cosa pensa della Fiorentina?
"La Fiorentina è alla terza semifinale di Conference consecutiva. Gioca bene e ha giocatori molto dotati tecnicamente, io mi auguro solo di avere lo stesso Betis delle ultime settimane. Davanti avremo una squadra forte e difficile da affrontare com'è logico che sia a questi livelli".
Che avversario si aspetta?
"La Fiorentina gioca bene a calcio, ha centrocampisti creativi e attaccanti pericolosi, che segnano. Dovremo mantenere il controllo del pallone perché anche a loro piace farlo, in modo da ottenere il massimo da questi 90 minuti in casa".
Cosa si aspetta per il ritorno?
"Sono stato al Franchi per l'addio al calcio di Giuseppe Rossi, giocatore che ho avuto la fortuna di allenare al Villarreal. L'ambiente di certi stadi è importante per le squadre di casa, ma è lo stesso che avremo al Villamarin domani. Non sarà un fattore decisivo giocare lì la seconda partita. Ovviamente a tutti piacerebbe giocare il ritorno in casa, ma cercheremo di arrivare alla qualificazione con un buon risultato qui e con una vittoria in trasferta".
Cosa regala Isco alla squadra?
"Avere Isco come capitano regala ambizione e voglia di lavorare, parliamo di un calciatore che ha vinto tutto in 8 anni al Real Madrid e che mostra la stessa voglia di lottare per la Conference League come per la Champions. La sua motivazione la si nota in ogni gesto che fa. A lui è mancato venire con me al City, era quasi fatta. Isco è un fattore decisivo in tutto ciò che stiamo facendo".
Come sta Bakambu dopo l'infortunio? E Lo Celso?
"Bakambu sarà convocato, dopo i problemi della settimana scorsa da lunedì si è allenato normalmente. Per quanto riguarda Lo Celso, la squadra è migliorata nel secondo tempo contro il Valladolid e questo miglioramento è coinciso con la sua entrata. Io devo amministrare tutto, ma questa squadra è migliore con Lo Celso in campo che senza Lo Celso".
Quanto sarà importante la gara di domani?
"Credo che sarebbe un grande errore pensare ad una goleada domani, vorrebbe dire sottovalutare l'avversario. Anche dopo il 2-0 dell'andata contro lo Jagiellonia dicevo che non sarebbe stato semplice al ritorno. Dovremo fare bene in casa e poi andare a vincere a Firenze, ma questa è la nostra filosofia a prescindere dal rivale e dalla competizione".
Vede similitudini col Betis che tre anni fa ha vinto la Copa del Rey?
"Sono due squadre diverse, la cosa simile è che anche quest'anno la squadra scende in campo per vincere sempre fin dal primo minuto. Ma questa fiducia deve riflettersi sul risultato finale. Vedo il gruppo responsabile, non parlo solo della squadra titolare ma di tutto il gruppo, anche dei ragazzi che entrano in campo".
Come si fa a tenere tutti sul pezzo in questo modo?
"Non ci sono ne segreti ne ricette. All'interno di un gruppo quando si raggiungono i risultati è perché esiste una chimica e perché il gruppo è pronto ai cambi per mantenere sempre alta la competitività. Quindi dico qualità e una rosa concentrata in tutti i suoi membri, perché è impossibile far bene solo con 11 giocatori. Poi ovviamente è importante anche il fattore fortuna".
Le grandi gare giocate negli ultimi mesi danno fiducia?
"Non passeremo questa semifinale per quello che abbiamo fatto prima, ma potremo farlo mantenendo questa mentalità di voler migliorare ogni giorno. Occorre sempre aspirare al massimo".
La squadra arriva all'appuntamento nel miglior momento della stagione...
"Abbiamo avuto diversi momenti all'interno della stagione: all'inizio la squadra voleva ma non poteva, anche per via degli infortuni, ma abbiamo avuto la maturità per superare questa tappa. La maturità della squadra però ci permette di vivere bene ogni momento".
Cosa pensa della Fiorentina?
"La Fiorentina è alla terza semifinale di Conference consecutiva. Gioca bene e ha giocatori molto dotati tecnicamente, io mi auguro solo di avere lo stesso Betis delle ultime settimane. Davanti avremo una squadra forte e difficile da affrontare com'è logico che sia a questi livelli".
Che avversario si aspetta?
"La Fiorentina gioca bene a calcio, ha centrocampisti creativi e attaccanti pericolosi, che segnano. Dovremo mantenere il controllo del pallone perché anche a loro piace farlo, in modo da ottenere il massimo da questi 90 minuti in casa".
Cosa si aspetta per il ritorno?
"Sono stato al Franchi per l'addio al calcio di Giuseppe Rossi, giocatore che ho avuto la fortuna di allenare al Villarreal. L'ambiente di certi stadi è importante per le squadre di casa, ma è lo stesso che avremo al Villamarin domani. Non sarà un fattore decisivo giocare lì la seconda partita. Ovviamente a tutti piacerebbe giocare il ritorno in casa, ma cercheremo di arrivare alla qualificazione con un buon risultato qui e con una vittoria in trasferta".
Cosa regala Isco alla squadra?
"Avere Isco come capitano regala ambizione e voglia di lavorare, parliamo di un calciatore che ha vinto tutto in 8 anni al Real Madrid e che mostra la stessa voglia di lottare per la Conference League come per la Champions. La sua motivazione la si nota in ogni gesto che fa. A lui è mancato venire con me al City, era quasi fatta. Isco è un fattore decisivo in tutto ciò che stiamo facendo".
Come sta Bakambu dopo l'infortunio? E Lo Celso?
"Bakambu sarà convocato, dopo i problemi della settimana scorsa da lunedì si è allenato normalmente. Per quanto riguarda Lo Celso, la squadra è migliorata nel secondo tempo contro il Valladolid e questo miglioramento è coinciso con la sua entrata. Io devo amministrare tutto, ma questa squadra è migliore con Lo Celso in campo che senza Lo Celso".
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