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Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 21  settembreTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 01:00Serie A
di Alessio Alaimo

Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 21 settembre

MARTINA SU DZEKO: "L'AFFARE MANCATO COL MILAN E LA CHIAMATA DI SABATINI...". NAPOLI, POLITANO INSOSTITUIBILE. ATALANTA, DE ROON FA 400 - "Io amico del papà di Dzeko? Abitavamo a 150 metri e giocavamo a pallone insieme. Anni dopo il Milan trattò Edin e pensai che fosse suo figlio: chiamai Mito e riprendemmo l'amicizia. Nel 2015, Sabatini mi dice che ha bisogno di un attaccante forte se no a Roma l'avrebbero massacrato. Propongo Dzeko, si accende una sigaretta, aspira e mi dice: 'Chiamalo, lo compro'. Edin era a Spalato, io e Walter partimmo in auto da Milano per chiudere". Un racconto tutto da vivere quello dell'ex portiere di Genoa e Cagliari nonché storico procuratore di Edin Dzeko, Silvano Martina nell'intervista interessante alla Gazzetta dello Sport. Un retroscena di mercato sull'affare saltato con il club rossonero, poi un tuffo nel passato per la storia particolare che lo ha caratterizzato da calciatore: "Sono stato tra i primi extra-comunitari in Italia: mio papà friulano, mia mamma bosniaca. Nel '65 non ce la passavamo bene a Sarajevo e mio padre scherzando disse a mia madre: "Andiamo in Italia, tanto peggio di così...". E ha proseguito: "Erano i tempi di miseria assoluta: andavo a scuola in mutande, a petto nudo con solo la cartella sulle spalle. Mi arrangiavo consegnando pane e spalando neve per 200 lire. Per fortuna Toni Bacchetti mi notò e mi portò all'Inter". Il mercato del Napoli è stato poderoso, Antonio Conte ha avuto gli acquisti desiderati, un set di pietre impreziosite anche dall'arrivo last-minute di Hojlund. O meglio dal ritorno del bomber danese in Serie A. Ma se c'è un punto fermo nelle gerarchie del tecnico leccese quello è Matteo Politano: l'esterno offensivo italiano è diventato un leader, spiega La Gazzetta dello Sport, e tutto pur non essendo un esterno a tutta fascia come inizialmente ci si aspettava richiedesse Conte. Ma di fatto i suoi compiti in campo sono anche quelli e di copertura sulla fascia destra l'ex Inter ne garantisce eccome, infatti la generosità è una dote che ha convinto Conte a inserirlo sempre in campo dal primo minuto. E poi c'è la fantasia là davanti, tra dribbling e gol, non solo ripiegamenti. Tanta volontà, altrettanto rigore tattico e polmoni importanti. E la consacrazione è arrivata in Champions League, contro il Manchester City, quando al minuto 20 il Napoli si è ritrovato in 10 contro 11. Nelle difficoltà Politano non ha mai perso la speranza, anzi l'ha rinnovata. E la sua intercambiabilità da fascia a fascia conferisce a Conte un range importante di scelte. Insieme a McTominay e De Bruyne, è uno dei chiodi fissi di Conte. E' la colonna del centrocampo di Ivan Juric. Marten De Roon raggiunge un traguardo importantissimo con la maglia dell'Atalanta. Il tecnico nerazzurro lo ha schierato questo pomeriggio nel match che si è giocato al "Grande Torino" contro i granata di Marco Baroni. E con questa gara, il calciatore olandese raggiunge quota 400 presenze con la maglia della Dea. WEST HAM, POTTER VERSO L'ESONERO. REAL MADRID SU UPAMECANO - Il rapporto tra Graham Potter e il West Ham sembra ormai giunto al capolinea. La sconfitta interna per 2-1 contro il Crystal Palace ha rappresentato un punto di non ritorno: i tifosi, per la prima volta in massa, hanno contestato duramente l’allenatore, intonando cori come "You don’t know what you’re doing" e "You’re getting sacked in the morning". La scintilla è stata il cambio di Mateus Fernandes con Soungoutou Magassa al 78’, ma la tensione ribolliva già dall’intervallo, con i fischi che hanno accompagnato la squadra negli spogliatoi. I numeri parlano chiaro: da quando ha sostituito Lopetegui a gennaio, Potter ha vinto appena sei delle sue 25 partite. In Premier League, solo Avram Grant vanta una percentuale peggiore sulla panchina degli Hammers. Dopo cinque giornate, la squadra è penultima con quattro sconfitte e ben 13 gol subiti, sette da calcio d’angolo: un’involuzione preoccupante rispetto alla scorsa stagione. La dirigenza - con David Sullivan e Karren Brady sempre più nel mirino dei contestatori - sta valutando alternative. In pole c’è Nuno Espírito Santo, reduce dall’ottima esperienza al Nottingham Forest, già contattato informalmente. In corsa anche due ex: Slaven Bilic, allenatore del West Ham tra il 2015 e il 2017, e Gary O’Neil, pronto a rientrare dopo l’addio ai Wolves. Dayot Upamecano potrebbe essere il prossimo rinforzo a parametro zero del Real Madrid. Secondo quanto riferito da Marca, il difensore centrale, in scadenza a fine stagione con il Bayern Monaco, avrebbe messo nel mirino un trasferimento al Bernabeu e si sarebbe sostanzialmente offerto alle merengues. Classe 1998, accostato anche all’Inter nell’ultimo mercato estivo, il nazionale francese veste la maglia del Bayern dal 2021, dopo un trasferimento da circa 43 milioni di euro dal Lipsia. Con la formazione bavarese ha vinto tre volte la Bundesliga e altrettante la Supercoppa di Germania. Curiosamente al Real Madrid ritroverebbe David Alaba, passato in Spagna proprio nel 2021, sempre a parametro zero: Upamecano fu acquistato dal Bayern proprio in sostituzione dell’austriaco. Nei giorni scorsi, il centrale ha parlato così dell’ipotesi di rinnovare il contratto con i tedeschi: “Mi sento a mio agio qui e sono felice di poter lavorare con un ottimo allenatore (Kompany, ndr) e ottimi giocatori. Il mio agente sta parlando con i dirigenti del Bayern. I colloqui sono in corso. Non c'è altro da dire. Vedremo cosa succederà". "Lavorare con José Mourinho è un sogno che si avvera”. Parola di Heorhij Sudakov, fantasista ucraino del Benfica, che ha commentato così la notizia dell’avvicendamento tra Bruno Lage e lo Special One sulla panchina del club di Lisbona: “Non potevo crederci - ha detto a Sport Tv dopo il suo primo gol con la maglia dei portoghesi, decisivo per battere l'Aves - ma è vero, e ovviamente voglio crescere con lui, lavorare sodo ogni giorno. Credo che possiamo raggiungere qualcosa di speciale”. Sudakov si è appunto soffermato sull’ultimo risultato in campionato: “Ho delle sensazioni fantastiche. Voglio ringraziare tutti i miei compagni di squadra, compresi i tifosi, che sono stati fantastici nel sostenermi dopo i risultati deludenti. Ora dobbiamo crescere con il nuovo allenatore. Voglio anche ringraziare Bruno Lage: il mio tempo con lui è stato breve, ma importante. Ora abbiamo il nostro nuovo allenatore, José Mourinho, tutti lo conoscono... Non posso che ringraziare tutti i giocatori e i tifosi”. Il primo gol e la prima vittoria da quando gioca nel Benfica non sono però le uniche buone notizie, anzi: "Sono molto felice. Primo gol, prima vittoria, ma tutta questa gioia la condivideremo con i miei compagni di squadra. Mia figlia è nata tre giorni fa e questi sono giorni di grande amore."