tmw / fiorentina / Serie A

Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 22 settembre
Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più importanti
NAPOLI, TUTTO FATTO PER IL RINNOVO DI POLITANO: MANCA SOLTANTO L'ANNUNCIO. RETROSCENA GIMENEZ: NON HA MAI CHIESTO DI CERCARE SOLUZIONI ALTERNATIVE AL MILAN. FIORENTINA, MANDRAGORA LA CERTEZZA DI PIOLI: IL RINNOVO RIMANE DA DISCUTERE.
NAPOLI
Il successo sul Pisa e non solo. Serata da ricordare per Matteo Politano, irrinunciabile di Antonio Conte anche nel successo per 3-2 conquistato dal Napoli sul Pisa nella quarta giornata di campionato. E domattina l’esterno azzurro si sveglierà con un’altra novità. Secondo quanto riferito da Sky, nelle prossime ore - martedì 23 settembre - il Napoli annuncerà il rinnovo dell’esterno offensivo. Contratto fino al 2028 per Politano, arrivato alla corte di Aurelio De Laurentiis nel 2021 dall’Inter per 22 milioni di euro e attualmente legato da un accordo fino al 2027 al club campione d’Italia in carica.
INTER
E' mancato solo il gol. E' questo il giudizio diffuso sulla prestazione fornita ieri sera a San Siro da Francesco Pio Esposito, centravanti classe 2005 che Chivu ha confermato dal primo minuto al fianco di Marcus Thuram dopo le buone risposte fornite dall'ex Spezia già in Champions League ad Amsterdam contro l'Ajax. Settantasette minuti giocati, quattro conclusioni verso la porta avversaria con un'occasione - l'acrobazia messa in scena al 67esimo - che ha chiamato Muric al grande intervento: questi i momenti salienti di una partita che ha visto Esposito come riferimento più avanzato di un'Inter che s'è spesso e volentieri appoggiata alle sue sponde. Trentuno tocchi di palla, sette duelli aerei e poi tanto altro messo in mostra da un giocatore che quando ha lasciato il terreno di gioco è stato applaudito dai suoi tifosi. Quelli che in estate non hanno mai seriamente rischiato di perderlo, anche se le offerte non sono mancate. Già, perché in estate più o meno tutti ci hanno provato con l'Inter per Francesco Pio Esposito, il capocannoniere dell'ultimo campionato di Serie B. C'era mezza Serie A che era pronta ad accordarsi per un prestito e a consegnargli una maglia da titolare: dal Bologna in giù, tutti hanno chiesto informazioni a un'Inter che non ha mai aperto a questa possibilità. Né a una cessione a titolo definitivo. Il riferimento in questo caso è a quel Napoli che era pronto a investire 50 milioni di euro per acquistarlo, a spendere gli stessi soldi poi investiti per prelevare Rasmus Hojlund dal Manchester United. Niente da fare, per l'Inter è sempre stato incedibile. La società nerazzurra dopo il suo ultimo campionato da protagonista non ha mai avuto grossi dubbi sul suo inserimento in pianta stabile in prima squadra. Ancor meno ne ha avuti Cristian Chivu, allenatore che prima delle 13 panchine alla guida del Parma ha avuto lunghi trascorsi da allenatore nel settore giovanile dell'Inter e che conosce Pio Esposito come pochi altri. "Le risposte le ha date il campo, si è integrato subito e sta lavorando molto bene. Regge la pressione e sono contento di quello che sta facendo", ha detto ieri sera il tecnico rumeno al termine del match. Tutti soddisfatti, quindi. Manca solo il gol, dettaglio non banale se il tuo ruolo è quello di centravanti. Ma se le prestazioni resteranno queste difficilmente tarderà ad arrivare.
MILAN
Santiago Gimenez sta vivendo un momento di grande difficoltà. Il Milan vola, ma una delle note negative di questo inizio di stagione è sicuramente il Bebote, che non riesce più a segnare e anche contro l'Udinese è stato murato da Sava sullo 0-0, gettando alle ortiche una chance ghiotta per sbloccarsi e trovare finalmente il primo gol in campionato. Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, il messicano non ha comunque chiesto al suo agente di esplorare altre opzioni, anzi sta lavorando duro per riprendersi il ruolo di titolare. Arrivato tra tante aspettative, in questo momento sta giocando solo ed esclusivamente per l'assenza di Leao e il ritardo di condizione di Nkunku, ma quando i due saranno arruolabili Allegri li preferirà all'ex Feyenoord. Quello che può fare in questo momento il centravanti è concentrarsi sui gesti quotidiani nelle sedute a Milanello, che deve necessariamente sfruttare per ritrovare quella serenità mentale che non ha. In un momento diversi sicuramente avrebbe segnato sia contro il Bologna, sia contro i friulani sabato sera. In fondo non può essere un caso se con gli olandesi in 105 presenze abbia segnato 65 gol, alcuni dei quali, precisamente 8, in Champions League, ovvero la migliore competizione d'Europa per club.
ROMA
Esattamente un mese fa l'allenatore della Roma Gian Piero Gasperini usciva allo scoperto con dichiarazioni inequivocabili in merito alla situazione di Lorenzo Pellegrini. Era il 22 agosto, era la conferenza stampa pre-Bologna e il tecnico di Grugliasco nuovamente interrogato sulla situazione dell'ex capitano disse testuali parole: "Non so perché chiedete sempre a me e non al giocatore o alla società. Quello che ho visto io con Pellegrini è che c’è una situazione non così chiara: è evidente che la società non vuole rinnovare il contratto e che lui ha bisogno di giocare per ambire alla Nazionale e ai suoi obiettivi. Non sono io la persona più indicata, però visto che me lo chiedete cerco di rispondere: non so se la mettete in mezzo a tutte le interviste per fare polemica o meno, io non voglio fare polemica. Io credo che se lui trovi una soluzione adeguata sarà contenta anche la società. Però la destinazione adeguata è difficile da trovare e c’è questo stallo. Mi pare una situazione chiara". Quelle parole arrivarono dopo che la Roma già da tempo lavorava sottotraccia alla cessione del suo ex capitano. Appurato che non c'erano margini né voglia di rinnovare il contratto scadenza 2026, il club giallorosso ha cercato fino alla fine dell'ultima finestra di calciomercato una soluzione per l'addio di Pellegrini. E' andata anche oltre ascoltando a settembre inoltrato eventuali offerte dalla Turchia, proposte che però al centrocampista giallorosso non interessavano. "Abbiamo trascorso l'estate condividendo un'idea che potesse anche portarlo lontano dalla Capitale, ma non è successo e adesso siamo tutti concentrati sulla partita", ha dichiarato ieri Frederic Massara prima dell'inizio del derby. Prima della prima da titolare di Pellegrini nella nuova Roma di Gasperini, prima di un derby deciso proprio dal gol del calciatore più atteso. "Io amo la Roma e fino a quando porterò questa maglia darò sempre tutto, poi non so cosa succederà in futuro perché la vita è imprevedibile", ha detto ieri il calciatore classe '96 dopo la partita. Il suo contratto è in scadenza tra poco più di otto mesi, il suo ingaggio è da quattro milioni di euro più bonus e fino a qualche giorno fa la Roma non aveva alcuna intenzione di rinnovarlo. E adesso? Può un gol nel derby cambiare le carte in tavola?
FIORENTINA
Non ci sono molte cose positive in casa Fiorentina in questo momento, ma una è sicuramente Rolando Mandragora. Il centrocampista italiano è stato il migliore nel suo ruolo in Serie A per gol e assist la scorsa stagione dopo Scott McTominay e si sta ripetendo in questo avvio: 2 gol in 5 presenze, una rete ogni 164 minuti, numeri che sicuramente suggeriscono alla dirigenza di fare più di una riflessione. Dopo la conferenza stampa del ds Daniele Pradè, nella quale spiegava come avesse intenzione di sentire a breve l'entourage del calciatore, l'andamento della squadra non è stato quello atteso e così la situazione è rimasta di stallo, con entrambi le parti che comunque conoscono le reciproche posizioni. La verità è che il classe '97 ha dato seguito con i fatti alle parole. Nonostante un contratto in scadenza nel 2026, nel quale è comunque presente un'opzione per estenderlo fino al 2027 qualora dovesse collezionare più di 25 presenze da almeno 45 minuti, e uno stipendio da 1,3 milioni di euro annui, il 28enne non ha ascoltato nessuna proposta in estate perché ha dato priorità alla permanenza in viola. In molti si chiedevano come avrebbe reagito sul campo, se il continuo rinvio di questo rinnovo avrebbe potuto causare malumore e lui ha risposto con le prestazioni. Mandragora infatti è garanzia di affidabilità, è uno sul quale si può sempre contare e lo sanno bene Italiano, che lo voleva al Bologna, Palladino e Pioli: tre allenatori diversi che hanno sempre chiesto di trattenerlo. Chissà quale sarà il prossimo passo.
BUSQUETS HA DECISO: A FINE ANNO L'ADDIO AL CALCIO GIOCATO. L'EX MILAN MERKEL TORNA NEGLI EMIRATI ARABI. MARIO FERNANDES APPENDE GLI SCARPINI AL CHIODO. RETROSCENA DONNARUMMA: POTEVA ANDARE AL MAN UNITED. FRANCO BALDINI TORNA IN PISTA: A UN PASSO DAL DIVENTARE IL DS DEL PANATHINAIKOS.
Sergio Busquets è pronto a dire basta. Secondo quanto riportato da COPE, il centrocampista dell’Inter Miami annuncerà a breve il suo ritiro dal calcio giocato al termine della stagione di MLS (che si chiude a dicembre). A 37 anni, l’ex regista del Barcellona chiuderà così una carriera leggendaria, iniziata in blaugrana sotto la guida di Pep Guardiola nel 2008 e coronata con 32 trofei vinti, tra cui nove campionati spagnoli e tre Champions League. Con 722 presenze, Busquets è il terzo giocatore con più apparizioni nella storia del Barça. In Nazionale ha raccolto 143 presenze, diventando uno dei simboli della Spagna campione del mondo 2010 e d’Europa 2012. La sua interpretazione unica del ruolo di mediano ha contribuito a plasmare il “tiki-taka”, rendendolo un punto di riferimento per un’intera generazione. Il trasferimento a Miami nel 2023, sulle orme di Lionel Messi e Jordi Alba, ha dato vita a un nuovo capitolo, questa volta negli Stati Uniti, dove Busquets ha portato classe ed esperienza. Per lui potrebbe aprirsi un futuro da dirigente o allenatore: a Barcellona non si esclude un suo ritorno in un ruolo istituzionale. Intanto, resteranno gli ultimi mesi da giocatore, con la speranza di concludere la carriera con un trofeo oltreoceano.
Il Legentus FC, club di seconda serie degli Emirati Arabi Uniti, ha ufficializzato l’arrivo di Alexander Merkel, centrocampista 33enne con lunga esperienza internazionale. L’ex nazionale kazako arriva a parametro zero dopo l’ultima parentesi in Iran con il Nassaji. La durata del contratto non è stata resa nota. Merkel, nato in Kazakistan ma cresciuto calcisticamente in Germania, è un volto noto anche al calcio italiano. Dopo gli esordi al Milan, ha vestito le maglie di Genoa, Udinese e Pisa, senza però riuscire a confermarsi come promessa di lungo corso. In Germania ha militato nel Bochum, collezionando presenze in 2. Bundesliga, prima di intraprendere una carriera che lo ha portato in diversi Paesi, dal campionato svizzero fino al Medio Oriente. Il suo percorso è quello di un talento che, dopo aver mostrato qualità tecniche notevoli nelle giovanili rossonere, non ha mai del tutto rispettato le aspettative che lo accompagnavano. Ora, con la nuova avventura negli Emirati Arabi Uniti (la seconda dopo quella con l'Hatta), Merkel avrà l’occasione di mettere a disposizione la sua esperienza e contribuire alla crescita del progetto Legentus FC.
Mario Fernandes ha deciso di mettere fine alla sua carriera. A 35 anni, l’ex terzino destro della nazionale russa e del CSKA Mosca ha annunciato ufficialmente il ritiro, spiegando di non riuscire più a reggere i ritmi del calcio professionistico dopo un grave infortunio che lo aveva costretto a un lungo stop e a un intervento chirurgico. "Il mio corpo non è più adatto ai ritmi del calcio di oggi", ha dichiarato a Sports Express. L’ultima esperienza del brasiliano naturalizzato russo è stata con lo Zenit San Pietroburgo, lasciato nell’estate del 2024. In precedenza aveva indossato anche le maglie di Internacional e Gremio, club in cui era cresciuto, prima di costruire la parte più significativa della sua carriera in Russia. Arrivato al CSKA nel 2012, Fernandes è rimasto per dieci stagioni diventando uno dei simboli del club e guadagnandosi la convocazione con la nazionale russa dopo la naturalizzazione, avvenuta nel 2016. Con la maglia della Russia ha disputato 33 partite (più una con il Brasile), segnando cinque gol: indimenticabile la rete nei quarti di finale del Mondiale 2018 contro la Croazia, seguita poi dal rigore fallito nella lotteria che eliminò la squadra. Il percorso di Fernandes è stato segnato da momenti controversi, come i periodi lontani dai campi (aveva annunciato il ritiro a luglio 2022, salvo tornare in campo a gennaio 2023) o i rapporti tesi con alcuni allenatori, ma resterà comunque una figura iconica del calcio russo dell’ultimo decennio.
Durante l’ultimo mercato estivo, il Manchester United aveva valutato l’idea di ingaggiare Gianluigi Donnarumma per rinforzare il ruolo di portiere, ma alla fine ha deciso di fare marcia indietro a causa del costo eccessivo dell’operazione. Come riportato dal Daily Mirror, il portiere italiano, messo sul mercato dal Paris Saint-Germain dopo il mancato rinnovo, era stato offerto ai Red Devils per circa 40 milioni di euro. Tuttavia, le richieste salariali del giocatore - stimate intorno ai 20 milioni di euro netti all’anno per cinque stagioni - avrebbero fatto di lui il giocatore più pagato della rosa, sconvolgendo gli equilibri finanziari e il tetto salariale del club inglese, rendendo inoltre ancor più complicata qualsiasi operazione di mercato successiva. Di conseguenza, Donnarumma ha optato per il trasferimento al Manchester City, dove ha subito mostrato le sue qualità, brillando nel debutto proprio nel derby cittadino. Il Manchester United, dal canto suo, ha scelto una soluzione più prudente e sostenibile: l’acquisto del giovane portiere belga Senne Lammens, lasciando partire André Onana in prestito per garantirgli minutaggio.
Franco Baldini potrebbe tornare presto a lavorare nel mondo del calcio. Il dirigente italiano si trova in queste ore ad Atene. Secondo quanto raccolto da TuttoMercatoWeb.com è vicino a trovare un accordo col Panathinaikos, per diventare il nuovo direttore sportivo del club greco. Baldini ha nel curriculum diverse esperienze da dirigente della Roma, dove ha lavorato dapprima dal 1999 al 2005 - vincendo lo storico campionato del 2001 - per poi tornare nel 2011 e rimanere due anni, fino al terzo mandato avuto dal 2016 al 2018.
Altre notizie
Ultime dai canali







Primo piano