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Fiorentina, 3 moduli in 4 partite e fragilità evidenti. Pioli non trova rimedio alla crisi
Un weekend e un ritorno agli allenamenti, quello al Viola Park da parte della Fiorentina, da musi lunghi e frustrazione evidente. Perché la sconfitta casalinga subita con il Como è solo la goccia di un vaso già quasi traboccante dopo appena 4 giornate, vista la contestazione lanciata dalla Curva Fiesole e i fischi diffusi in tutto il Franchi al termine della partita.
Stefano Pioli non riesce a dare una quadratura tattica alla sua Viola, e molto deriva dal tentativo di adottare ben 3 moduli diversi nell'arco di 4 incontri, stando all'analisi proposta da La Nazione: il primo è stato il 3-4-1-2, peraltro stesso sistema sul quale i giocatori si erano allenati in ritiro e nella pre-season, poi il 3-5-2 trasformato in un 4-4-2 con i lariani. Tutti con interpreti diversi che ha creato uno squilibrio tale da far affiorare tutte le debolezze della Fiorentina. Specialmente il cambiamento di disposizione della difesa, da tre a quattro uomini.
Due punti in 4 partite hanno generato la reazione tesa dei tifosi e ora starà a Pioli porre rimedio là dove non è ancora riuscito. Dovrà optare per il modulo tattico più calzante possibile affinché i suoi giocatori possano esprimere le loro qualità. Riportando stabilità tra difesa e mediana, ma dando anche una bella assestata all'attacco che fin qui ha visto spingere in porta solo 3 gol. Troppo pochi. Ruolo fondamentale lo avranno Fazzini e Gudmundsson nelle idee di Pioli.
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