Fattori: "Per valutare Gudmundsson non servono 10 partite, basta Pisa. È viola da un anno"

Sauro Fattori, ex calciatore e oggi allenatore, è intervenuto a Radio FirenzeViola nel corso della trasmissione "Garrisca al Vento" analizzando così la gestione di mister Pioli in vista della partita di domenica contro il Pisa: "Speriamo sia finito il tempo del rodaggio, perché il percorso di questa squadra è iniziato l'anno scorso: nove undicesimi sono gli stessi della scorsa stagione. Per questo non si può parlare di un nuovo percorso. I vari Ranieri, Pongracic o chi per loro non possono cambiare più di tanto, sono quelli". Pensa che sia arrivato il momento per Gudmundsson di fare una serie di tot partite da titolare? "Secondo me per avere una valutazione su Gudmundsson non sono necessarie dieci partite, basta Pisa. Perché ormai è un anno che gioca a Firenze e non deve dimostrare cosa può dare alla squadra in dieci partite, lo deve dimostrare subito, già da domenica". Lei riporterebbe Pablo Marì al centro della difesa? "Sì, poi Pioli può scegliere tra Ranieri, Comuzzo, Pongracic e Viti. Però sappiamo che l'anno scorso Pablo Marì è stato l'unico capace di sistemare la linea difensiva a tre". Chi gioca invece a centrocampo? "Per me Pioli metterà Nicolussi Caviglia mediano, Mandragora e poi uno tra Fagioli e Sohm. Mentre per l'attacco ci sarà il ballottaggio tra Gudmundsson e Fazzini e tra Piccoli e Dzeko". Il Sauro Fattori giocatore, come vede il derby di domenica? "È complicato, però in verità il giocatore all'inizio non ci pensa mai, perché qualsiasi giocatore va a giocare con l'idea di essere più forte dell'altro e soprattutto con l'idea di fare bene indipendentemente dall'avversario. È più l'allenatore che deve gestire gli animi prima di una partita e in base al giocatore deve comportarsi in un certo modo per tranquillizzarlo".