Frosinone, grande successo del progetto integrazione giovani

Terminata la stagione è tempo di bilanci sotto tutti i fronti e a tal proposito ieri pomeriggio si è svolta presso lo stadio Benito Stirpe di Frosinone una conferenza stampa per fare il bilancio sul progetto integrazione che quest'anno ha permesso a diversi ragazzi ospitati nelle case famiglia del territorio di allenarsi con le formazioni 2006 e 2007 dell'Accademia.

Gualtieri: "Ringrazio tutti i ragazzi del progetto integrazione per essere tutti qua presenti. Ringrazio il presidente Lunghi. Questa è stata un'idea innovativa e abbiamo dato un'opportunità importante a questi ragazzi di giocare con i nostri dell'Accademia. Siamo rimasti molto soddisfatti di come è andata, della partecipazione dei ragazzi e annunciamo già che vogliamo riproporla anche nella prossima stagione. Abbiamo ricevuto tanti consensi e complimenti da altre società e anche in Lega. Il progetto è piaciuto e ha suscitato tanto interesse. Complimenti a tutti voi che siete stati i pionieri del progetto. Lascio la parola a Lunghi che spiegherà i dettagli"

Lunghi: "È stato un successo e ringrazio ragazzi e responsabili delle case famiglia. Al di là della nostra parole senza i ragazzi non si potrebbero realizzare certe cose e per questo dico grazie a loro. La nostra idea era di non fare allenare questi ragazzi da soli ma insieme ad i nostri gruppi e la cosa è andata bene" 

Prende la parola Giorgio, uno dei ragazzi coinvolti nel progetto: "Parlo per me stesso innanzitutto, mi sono trovato bene e mi è piaciuto. Con i compagni giochiamo e scherziamo sempre. A noi piace il calcio e ce la mettiamo tutta"

Cosa lascia questa stagione in vista del futuro?

Lunghi: "Vedere tutti i nostri e tutti i ragazzi della casa famiglia presenti qui ci dà la risposta di quello che è stato. Non erano obbligati a venire, li abbiamo semplicemente invitati. Da questo progetto magari può nascere un qualcosa al di fuori dell'aspetto calcistico"

Le case famiglie che hanno partecipato all'evento:

Federica Molinari, Casa Armonia di Veroli: "Giorgio è stato uno dei nostri ospiti fino a compiere i 18 anni. Il progetto è riuscito perché dopo gli allenamenti i ragazzi ci riportavano tutto. Hanno imparato tutto sulle regole dello sport e di socializzazione. Con questo ora sono tutti adrenalinici perché hanno seguito la prima squadra e non vedono l'ora che arrivi la Serie A"

l’assistente sociale della Casa famiglia Eureka: "Il nostro obiettivo è quello di ridurre il rischio di devianza, i ragazzi sono stati molto entusiasti per la partecipazione. Ringraziamo il Frosinone Calcio di questa opportunità che speriamo di replicare anche nella prossima stagione”

Educatore casa San Domenico Savio di Alatri: "Sono molto soddisfatto del progetto. Spesso sono andato a guardare gli allenamenti e ho visto i ragazzi socializzare con i ragazzi dell'Accademia e questo è un bene. I ragazzi molto molto entusiasti del progetto e già adesso mi chiedono quando ripartirà il progetto.

Ha preso poi la parola il padrino dell’iniziativa, di Gianfranco Veloccia: “Ringrazio il presidente Luigi Lunghi per averci dato questa possibilità, l’integrazione e il calcio dovrebbero andare sempre a braccetto come è stato qui a Frosinone. Ho letto solo tanto entusiasmo negli occhi dei nostri ragazzi. Ringrazio anche il direttore Gualtieri, speciale per quello che ha fatto per noi. Grazie al tecnico Giuliano Farinelli che per questi ragazzi è stato un padre. E un ringraziamento grandissimo alla Società del Frosinone Calcio: tutto quello che è stato fatto è una lezione di vita. Ci piacerebbe mettere in piedi anche tante iniziative per l’integrazione nel mondo del lavoro, come anche guardare con attenzione a quei ragazzi che sono costretti per strada per aver sbagliato un solo giorno nella loro vita”.

Gualtieri: "Il Frosinone Calcio è sempre stato aperto e sempre lo sarà nel futuro e per questo porto i saluti della moglie del presidente Maurizio Stirpe, la dottoressa Barbara Gemelli Stirpe, madrina degli eventi di solidarietà sotto l’ala del Frosinone Calcio".

Giuliano Farinelli: "Con questi ragazzi siamo riusciti a fare una famiglia unica con le squadre 2006 e 2007. La cosa bella è stata vederli abbracciarsi tra loro. Tutti hanno compreso le regole, si sono calati alla perfezione nella struttura. Li ringrazio personalmente tutti. La cosa più bella che abbiamo fatto: una partita 18 contro 18, senza fuorigioco. Uno spettacolo. Grazie al Frosinone Calcio".