POST GARA NATIONS LEAGUE- Italia- Ungheria 2-1, parla l'esordiente Alessio Zerbin a Rai Sport: "Chiunque pratica questo sport credo che sogni  di vivere un’emozione come questa"

Nell’immediato post partita di Italia-Ungheria, gara valevole per la seconda giornata di Nations League, che ha visto trionfare gli azzurri per 2-1, è intervenuto il calciatore giallazzurro in prestito dal Napoli Alessio Zerbin. Dopo una fantastica stagione vissuta con la maglia del Frosinone, l’attaccante ha provato ieri la grande emozione dell’esordio in maglia azzurra. Queste le sue parole al termine della partita ai microfoni di Rai Sport.

Alessio, la tua è una storia di gavetta e di merito. Hai giocato in tutte le categorie: la D, la C, la B ed il Napoli. Come racconti questa storia?

“E’ stato un percorso lungo e tortuoso però ora sono contento di essere qua, è un onore, non me lo aspettavo. Soltanto due anni e mezzo fa giocavo in questo stadio, ma in Serie C.  Trovarmi a giocare adesso con la maglia della nazionale addosso è un sogno che si avvera. Fin da quando si è bambini, chiunque pratica questo sport credo che sogni  di vivere un’emozione come questa".

Alessio, tu nel Frosinone hai fatto tanti gol sul secondo palo, chiudendo da destra.

“Si, è vero. Quella che ho vissuto in questa partita è un’emozione che ancora non riesco bene a percepire. Non riesco ancora a godermi bene il momento. Posso dire che quest’anno sono migliorato tanto in fase di realizzazione. Ci abbiamo lavorato tanto su questo aspetto con mister Grosso quest’anno e credo che i frutti di questo lavoro si siano visti, dal momento che prima facevo un po' più di fatica in fase di realizzazione”.

Il tuo cartellino appartiene al Napoli. E’ vero che il tuo agente, Furio Valcareggi, ha dovuto insistere per far sì che il Napoli puntasse sul tuo talento?

“Posso dire che Furio (Valcareggi n.d.r) mi vuole un bene incredibile. E’ vero che c’è stata una trattativa un po' più lunga del solito all’inizio, quando arrivai al Napoli. Però la fiducia nei miei confronti da parte del direttore Giuntoli è stata da subito grande. Credo che io l’ho ripagato nel miglior modo possibile”.

Cosa ti ha detto mister Mancini?

“Nulla. Mi ha detto di divertirmi e di essere me stesso. Mi sono diverto e credo che questa sia stata la cosa principale”.