
Finalmente un secondo affidabile: Sportiello salva il Milan su Longstaff e si prende la porta (per un turno)
C'era chi stava chiedendosi, fuori dall'ambiente Milan, chi fosse il secondo portiere dietro Mike Maignan. La risposta, qualora ce ne fosse il bisogno, è arrivata ieri sera: Marco Sportiello ha salvato i rossoneri dopo avere sprecato tantissime occasioni per vincere. Un punto è meglio che zero, ma la conclusione di Longstaff poteva essere davvero un brutto colpo qualora l'ex Atalanta non ci avesse messo i guantoni. Ed è una buona notizia, nell'ansia di potere perdere Maignan per qualche partita: perché se è vero che il francese qualche gara la salta praticamente tutti gli anni, dall'altra c'è un dodici finalmente affidabile e che dà sicurezza alla difesa. Tatarusanu, soprattutto nell'ultimo periodo, non era in grado di fare la stessa cosa.
Eppure Sportiello poteva diventare il portiere di una big, nel 2016, all'arrivo di Gasperini a Bergamo. Il Napoli ci aveva provato, scegliendo poi di battere altre strade, mentre i nerazzurri acquistavano Berisha per tutelarsi della situazione dovuta al proprio portiere. Poi, a gennaio, la cessione in prestito per un anno e mezzo alla Fiorentina, dove non ha fatto né bene né male, poi il passaggio al Frosinone: qui titolare, sì, ma evidentemente un passo indietro rispetto allo status che aveva precedentemente.
Così solo tornare all'Atalanta, facendo di buon grado il secondo a Gollini prima e a Musso dopo, ha rivitalizzato una carriera che rischiava di avere preso una parabola discendente. Certo, in una big ci è arrivato tardi, a trentuno anni, e a parametro zero, dopo che il contratto era scaduto. Ma la parata su Longstaff può essere davvero la firma su ciò che potrà essere. Maignan è il titolare in discusso, ma a nessuno verrà più i brividi se non ci dovesse essere lui nella distinta dei titolari.
Eppure Sportiello poteva diventare il portiere di una big, nel 2016, all'arrivo di Gasperini a Bergamo. Il Napoli ci aveva provato, scegliendo poi di battere altre strade, mentre i nerazzurri acquistavano Berisha per tutelarsi della situazione dovuta al proprio portiere. Poi, a gennaio, la cessione in prestito per un anno e mezzo alla Fiorentina, dove non ha fatto né bene né male, poi il passaggio al Frosinone: qui titolare, sì, ma evidentemente un passo indietro rispetto allo status che aveva precedentemente.
Così solo tornare all'Atalanta, facendo di buon grado il secondo a Gollini prima e a Musso dopo, ha rivitalizzato una carriera che rischiava di avere preso una parabola discendente. Certo, in una big ci è arrivato tardi, a trentuno anni, e a parametro zero, dopo che il contratto era scaduto. Ma la parata su Longstaff può essere davvero la firma su ciò che potrà essere. Maignan è il titolare in discusso, ma a nessuno verrà più i brividi se non ci dovesse essere lui nella distinta dei titolari.
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