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Sheva non si lascerà intenerire, il Milan troverà un Grifo sul pezzoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 30 novembre 2021, 16:53Copertina
di Pierluigi Gambino
per Genoanews1893.it

Sheva non si lascerà intenerire, il Milan troverà un Grifo sul pezzo

Anche un uomo di ghiaccio può commuoversi, magari per un attimo. Succederà a Marassi, in questo turno infrasettimanale che per Andrij Shevchenko rappresenta un tuffo nella nostalgia. Con la casacca del Milan è salito doppiamente sul tetto del mondo pallonaro: come cannoniere di una squadra stellare e come campione individuale, capace di portarsi a casa, nel 2004, il prestigioso Pallone d'Oro. Ora l'ucraino ha l'improbo compito di risollevare un Grifone in preda all'ennesima crisi e di sicuro non si intenerirà vedendosi di fronte quelle maglie a lui care e scorgendo in tribuna il suo vecchio capitano, Paolo Maldini, ora in veste di plenipotenziario del Diavolo.

Sheva sarà il protagonista del mercoledì calcistico nazionale, ma in cuor suo si augura che questo ruolo tocchi ai ragazzi da lui presi recentemente in consegna. Da Udine è tornato con un punto d'oro massiccio ed una valigia di notazioni confortanti. Sì perché tali possono essere anche un risultato non pieno e certi progressi più o meno pallidi, nel gioco e nella tenuta difensiva, successivi a prestazioni raccapriccianti, l'ultima delle quali al Ferraris con la Roma.

Il mister rossoblù chiede ai suoi di compiere un altro “step”, al di là del risultato che, per ragioni di classifica, non può essere un elemento secondario. Basterebbe ripetere la prova ordinata e ricca di intraprendenza offerta nel Friuli per alzare il livello della dignità e strappare applausi al popolo amico. Se, poi, arrivasse pure un passettino in classifica, tutto di guadagnato.

Qualche settimana fa si sarebbe paragonato quest'impegno ad Everest da scalare, ma in tempi recentissimi il “gap” tra l'ex capolista e la terz'ultima del lotto è nettamente diminuito. Questo Milan merita il massimo rispetto ma non può ridurre alla rassegnazione. I sette schiaffoni rimediati tra Firenze e San Siro dai viola e dal Sassuolo bruciano ancora sulla pelle dei rossoneri, che pare abbiano perso – oltre al primato – l'antica baldanza. D'altronde, il Milan è questo: fortissimo al completo ma abbordabile appena mister Pioli (secondo tradizione, sconfitto dopo l'allungamento ufficiale del contratto...) deve ricorrere al parco riserve. A Marassi mancheranno ancora il terzino destro Calabria e due bomber del calibro di Rebic e Giroud, sicchè il peso della prima linea cadrà tutto sulle spalle del quarantenne Slatan Ibrahimovic, che domenica scorsa ha vagato sul prato del Mezza come un fantasma. Attenzione però a tre rientri signfiicativi fra gli ospiti: il ventunenne Tonali e Kessie a centrocampo e, soprattutto, il velocissimo Tomori, unico perno imprescindibile della retroguardia.

Meneghini ancora favoriti, ma non più così sicuri di maramaldeggiare. Il Grifo, insomma, può giocarsela, ammesso che confermi lo spirito garibaldino mostrato contro i friulani senza però eccedere negli sbilanciamenti offensivi. Sheva crede nella conquista di un altro mattoncino, consapevole di aver conferito una fisionomia accettabile ad una squadra che si era persa per strada. Coerente sino in fondo, il grande ex muoverà ben poche pedine sulla scacchiera genoana, in ciò contraddicendo la linea di condotta, rivelatasi perdente, portata avanti dal suo predecessore. Il trio difensivo non va toccato (visto che sta meravigliando per compattezza ed organizzazione) e nella mediana occorre solo valutare le doti di recupero atletico di Sturaro, al posto del quale, eventualmente, concorrono parecchi pari ruolo, guidati da Touré, altro elemento che il mister ha in mente di rilanciare.

Sulla fascia, maglia stra-sicura per Cambiaso, ormai imprescindibile, ma non è così scontato che Sabelli – autore di due recite incolori e insapori – perda il posto a pro di Ghiglione, apparentemente più brillante ma forse meno attento in fase difensiva.

Infine l'attacco, per ora più croce che delizia. Ekuban, tra i migliori a Udine, merita un altro gettone e sarà accontentato: se può agire da seconda punta, il suo ruolo prediletto, si guadagna sempre la pagnotta. La scelta del partner, invece, disturba il sonno del trainer, indeciso se spingere in campo il convalescente Destro (il solo genoano che “veda” la porta come una piazza d'armi e non come uno spillo...) o se frenare su questo fronte concedendo un'altra opportunità a Bianchi, forse il meno maturo della combriccola. Meno probabile che tocchi a Kallon, altro fresco reduce da infortunio, ma la sua semplice disponibilità ad entrare – all'inizio o in corso d'opera, poco importa – è confortante per tecnico e tifosi.

Intanto, si annuncia un'altra affluenza niente male sugli spalti del tempo marassino. Intendiamoci, non sono più i tempi d'oro neppure su questo fronte, ma i rossoneri non troveranno certamente un ambientino ospitale. Sotto sotto, Sheva e il neo presidente Zangrillo, sebbene verso il Diavolo non nutrano sentimenti di particolare ostilità, stavolta sperano di cogliere, dopo il triplice fischio di chiusura, parecchi sguardi in cagnesco nel clan ospite.

                                       PIERLUIGI GAMBINO