
Colombo: "Stimo Camarda per la scelta fatta. D'Aversa è stato come un secondo padre"
Lorenzo Colombo ha rilasciato un'intervista a Cronache di Spogliatoio. Il centravanti del Genoa ha parlato anche del suo collega più giovane Francesco Camarda: "Lo stimo per la scelta importante di andare a Lecce. La feci anche io per crescere, ma non è scontato a quell'età".
Che consiglio gli darebbe?
"Di credere tanto in se stesso, nessuno gli regalerà niente, ma ha le capacità per fare tutto. Non capita a tutti di giocare nel Milan, prendere la decisione di andarsene per diventare protagonista non è banale".
Qual è la sua giornata tipo?
"Per la mentalità che ho io, penso a come migliorarmi: dal dormire, alla dieta. Mi piace allenarmi in palestra, all'inizio ero ancora più grosso, Ibra al Milan mi chiamava Hulk. Con il tempo ho cambiato con allenamenti più funzionali e adatti a un calciatore, dalla pilometria al core".
Baschirotto però è più grosso di lei.
"È un mio grande amico, siamo andati in vacanza insieme e ci siamo anche allenati. Abbiamo approcci differenti, ma ci sproniamo entrambi perché crediamo nel duro lavoro e nella crescita personale. Faccio fatica a non pensare al campo. Sto trovando ora l'equilibrio, anche grazie alla mia ragazza".
Chi altro l'ha aiutata?
"Tantissimo D'Aversa. Mi ha fatto capire che non necessariamente era giusto come vedevo le cose io. Per me è stato come un secondo padre".
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