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Lukaku alla Ronaldo: può sembrarci normale solo per i numeri di Immobile e Cristiano

Lukaku alla Ronaldo: può sembrarci normale solo per i numeri di Immobile e Cristiano
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 26 luglio 2020, 08:00Il corsivo
di Ivan Cardia

No, non state per leggere un paragone tra Romelu Lukaku e Ronaldo. Sarebbe blasfemo, ché uno come il brasiliano non s’è più rivisto e forse mai si rivedrà. Però è vero che la prepotente discesa palla al piede, passata in sordina soltanto perché inutile a vittoria già conquistata, che è valsa il 3-0 al Genoa ha ricordato a qualcuno quelle del Fenomeno. E anche lì, considerato avversario e momento della partita, si sarebbe fuori strada. C’è un ma.

I numeri non mentono. E dicono che Lukaku, a quota 23 gol in questo campionato, è appena a due reti dalla prima stagione del brasiliano. Vero, in una Serie A mai così prolifica quanto a gol segnati, ma a un certo punto bisogna comunque fare i conti con le cifre. E, appunto, dicono che Ronaldo, al primo anno in Italia, ne fece 25. Lukaku 23: siamo a un passo, roba da lustrarsi per gli occhi. Perché, se il secondo è sempre il più difficile, di certo il primo anno non è semplice. E presentarsi con un bottino del genere al primo anno in Italia è roba da campioni.

Sembra normale solo per Immobile e Cristiano. Un altro Ronaldo, per capirsi, al primo anno in A di gol ne ha fatti “appena” 21. Il paragone ci può dire quanto sia straordinaria la prima stagione a Milano del buon Lukaku. I suoi numeri ci possono sembrare normali soltanto perché è comunque costretto a inseguire in classifica marcatori: Immobile e lo stesso CR7, a 31 e 30 gol, sono i veri dominatori di questo campionato. La loro stupenda eccezione, però, non può far passare in sordina la strepitosa stagione di Lukaku: un anno fa, del resto, l’Inter lo contendeva alla Juventus. E sulle sue spalle il Biscione di Conte può costruire il proprio futuro.

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