ESCLUSIVA - L'ex ct del Belgio Leekens: "Lukaku? Non è colpa di Inzaghi, serve tempo"

Ritorna il campionato di Serie A, ritornano le notti di Champions: l’Inter di Simone Inzaghi si prepara ad un finale di stagione in crescendo in termini di impegni ravvicinati ed energie fisiche e mentali da spendere. Per continuare a sognare Lautaro e compagni sperano di poter avere un arma in più: quel Lukaku decisivo sì proprio in Europa con il suo gol al Porto, ma anche spesso rimasto nella penombra delle rotazioni, complici anche i ripetuti infortuni. Insomma: la tripletta realizzata in Nazionale contro la Svezia del “nemico” Ibra, fa sperare i tifosi nerazzurri di aver ritrovato il miglior Big Rom.

La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva l'ex c.t. del Belgio, Georges Leekens, che ha allenato la nazionale dei Diavoli Rossi prima nel 1997/98, poi dal 2010 al 2012, quando ha avuto modo di allenare Romelu. Attualmente Leekens allena in Iran, il Tractor Sazi.

Con il Belgio si è visto un Lukaku diverso: che ne pensa?

"È vero Romelu ha fatto una grande partita contro la Svezia nonostante non stesse vivendo un grandissimo periodo all'Inter. Bisogna ricordare il periodo molto lungo passato fuori per infortunio: questo ha influenzato non solo lui, ma anche il rendimento delle sue squadre. Il Belgio se avesse avuto Romelu al 100% della forma fin dalla prima partita, al Mondiale avrebbe potuto fare sicuramente meglio".

In Belgio non sono mancate le critiche dopo il Qatar.

"Sì, ma ora si sono trasformate in complimenti. In Belgio lo sanno bene che non ci sono altri attaccanti di quel livello, a parte lui: è un giocatore di classe mondiale e non ci sono giocatori simili nel reparto avanzato".

La differenza potrebbe derivare dal modo in cui viene utilizzato, oppure è una questione fisica/psicologica?

"Non penso che Inzaghi c'entri molto nel suo rendimento. Non vedo una questione tattica o tecnica. Bisogna innanzitutto dire che l'Inter non sta rendendo come dovrebbe, come squadra: i nerazzurri non giocano in modo armonioso come per esempio fa il Napoli. Poi ritorno a parlare degli infortuni. A Romelu serve solamente giocare il più possibile con continuità e ritrovare il ritmo partita".

L'Inter e Lukaku sono destinati a gioire ancora assieme?

"Lui in Italia ed dall'Inter si trova molto bene ama questa squadra, lo ha sempre detto anche quando era in Inghilterra ed infatti è tornato. Ama proprio la vita in Italia si sente bene lì da voi lo ha sempre detto. Credo che la chiave sia semplicemente fisica: se non avrà più infortuni tornerà certamente al top della forma".

Il fatto di essere messo in discussione, influisce sul suo rendimento?

"Avendolo conosciuto personalmente devo dire che è una persona sensibile, un bravo ragazzo ed ora bisogna fare attenzione all'aspetto psicologico. Perché lui sa che a fine anno dovrà fare ritorno al Chelsea, senza sapere chi sarà l'allenatore. Ma lui sa sopportare molto bene la pressione. Penso che possa giocare in qualsiasi Club del mondo ad altissimo livello. Credo che tornare a Londra non sia la migliore opzione per lui e non lo lascerebbe tranquillo spero che possa essere riscattato dall'Inter. Ama l'Inter e l'Inter e gli interisti amano lui. E' un bel matrimonio che spero continui".

Si rivedrà il miglior Lukaku in questa stagione secondo lei?

"Ne sono certo. Come dicevo parliamo di un attaccante fra i top assoluti a livello mondiale, in questo finale di stagione se giocherà con continuità ritroverà senz'altro la miglior forma ed aiuterà molto l'Inter. E' uno dei giocatori chiave per l'Inter".

Con il miglior Lukaku, l'Inter può vincere la Champions?

"I nerazzurri dovranno vedersela con una squadra molto ostica come il Benfica. Anche andando avanti, poi, dall'altro lato del tabellone ci sono autentiche corazzate come Real Madrid, Manchester City, Bayern Monaco. Non è facile dire se possa arrivare a vincere, servirebbe anche molta fortuna. Ovviamente sarei contento per Romelu e per l'Inter se riuscissero ad andare avanti e magari vincere".