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Zhang-Oaktree, il fondo cerca una via di fuga: la clausola che ostacola la venditaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 22 aprile 2024, 12:21News
di Adele Nuara
per Linterista.it

Zhang-Oaktree, il fondo cerca una via di fuga: la clausola che ostacola la vendita

Il 20 maggio scadrà il termine per la restituzione del prestito di Oaktree e negli ultimi mesi sono state tante e diverse le voci attorno alle scelte di Steven Zhang: da un nuovo rifinanziamento con lo stesso Oaktree a presunti interessamenti di fondi arabi fino alla trattativa in fase di conclusione con Pimco per un finanziamento da 400 milioni finalizzato a surrogare Oaktree.

Il Corriere dello Sport tira le somme e analizza la situazione Inter a partire da una presunta cessione: "Iniziamo col dire che non c’è oggi un compratore per l’Inter. Non lo hanno trovato gli advisor Goldman e Raine che hanno scandagliato il mercato internazionale, non lo ha trovato Oaktree che pure si era messo a cercarlo - si legge -. A scoraggiare potenziali acquirenti non sono tanto le richieste di Zhang (sotto lo scacco dell’imminente scadenza del debito) ma la complessa struttura debitoria dell’Inter. Basta leggere, ad esempio, le 556 pagine del prospetto informativo del bond da 415 milioni emesso da Inter Media nel 2022 (scadenza 2027) per imbattersi in una clausola “Change of control” che vincola l’emittente (cioè l’Inter) a proporre il rimborso integrale delle obbligazioni nel caso di un cambio di proprietà del gruppo".

Il quotidiano parla anche della scelta di Oaktree di non voler proseguire con Zhang: "La posizione di Oaktree è comprensibile: il fondo non ha interesse a rifinanziare il debito perché ciò servirebbe solo a incrementare l’esposizione, che crescerebbe a ritmi vertiginosi per la capitalizzazione degli interessi a fronte di una garanzia costituita dallo stesso asset cioè la proprietà del club. Più rischio e minori garanzie, in finanza, non funziona. Tanto vale acquisire l’Inter subito e provare a venderla anche se questo, come visto, non è semplice".

Dunque l'operazione di surroga appare complicata: "Finanziare l’estinzione di un prestito in scadenza è operazione con profilo di rischio radicalmente diverso da un classico prestito, perché prescindere dalla possibilità di un rimborso da parte del debitore trasforma l’operazione in una pura scommessa sul valore futuro del club. Equivalente, in finanza, a una call option. Per un fondo di debito, tale circostanza obbliga a trattarla come una cosa diversa, non necessariamente gestibile per chiunque. Ecco perché, al momento, l’esito più probabile resta l’escussione del pegno da parte di Oaktree che non ha alcuna voglia di mettersi a gestire l’Inter e che cercherà di scongiurare l’evento con ogni mezzo. Il poco tempo non aiuta".