
"L'Inter era in difficoltà, Inzaghi ha spinto per avermi": il retroscena di Acerbi sul suo arrivo all'Inter
Francesco Acerbi, durante il suo intervento alla Libreria Rizzoli per la presentazione del libro "Io Guerriero", ha raccontato tanti aneddoti legati alla sua esperienza all'Inter. Di seguito le sue parole riportate da TMW: "Chivu? È molto umano con noi, fa star bene ed è molto bravo. Pensavo… no, non pensavo niente. Però ha fatto il primo anno in A a Parma, ma ci mette molta passione. Si vede che ha giocato a calcio, che conosce uno spogliatoio, che sa come deve funzionare uno spogliatoio di vincenti. E poi di calcio ne capisce, siamo molto contenti di averlo”.
Un ricordo della semifinale Champions con il Milan?
“Pericolosissima, però quell’anno lì avevamo fatto molto bene con il Milan. Ma era bella pesante, soprattutto al ritorno: se le cose devono andare bene vanno bene”.
Il passaggio all’Inter?
“Quell’anno lì era l’unica squadra in cui mi avevano detto che non c’era possibilità. Ero molto vicino al Napoli, avevo un po’ di squadre: ero contento di avere il Marsiglia. Ero un pochino orgoglioso, poi alla fine l’Inter era in difficoltà, Inzaghi lo conoscevo e ha spinto: hanno deciso di prendermi”.
È vero che eri chiuso a Milano in albergo?
“No, ero a casa di mia mamma. Poi è passata una settimana, si era bloccata. Alla fine, eravamo a pranzo, ho detto: fammi chiamare Sarri. Ho pensato, il posto me lo riprendo”.






