
Acerbi schietto sui dubbi iniziali dei tifosi: "Ci sta, è normalissimo. Anch'io avrei..."
Francesco Acerbi, durante il suo intervento alla Libreria Rizzoli di Milano per la presentazione della propria autobiografia "Io, Guerriero", ha parlato del suo legame con Simone Inzaghi, tecnico che ha spinto fortemente per il suo ingaggio da parte dell'Inter. Di seguito le sue parole rilasciate da TMW.
C’erano tanti tifosi dell’Inter che dicevano non andassi bene. Anche alcuni giornalisti…
“Ma ci sta, è normalissimo. L’avrei fatto anche io”.
Inzaghi fondamentale anche per il passaggio dal Sassuolo alla Lazio?
“Ero a Reggio Emilia, ero in treno. Ho visto un numero che non conoscevo, rispondo: era Simone Inzaghi. Mi ha chiesto se volessi andare alla Lazio, gli ho detto sì”.
Poi non vi siete mollati.
“Fu un’estate abbastanza lunga, non fu facile chiamare il presidente del Sassuolo, con cui ho avuto un grandissimo rapporto e che si è comportato da Dio con me, come la moglie. Io gli dicevo che sono rimasto un paio di anni un più, nonostante alcune richieste. Era giunto il momento di cambiare: mi disse ok a tutti tranne la Lazio. È stata un’estate risolta quasi a inizio ritiro, sentivo il mister tutti i giorni. Alla fine ho scoperto che eravamo vicini di stabilimento a Milano Marittima. Eravamo a tre metri e non ci siamo mai visti”.






