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TMW - Facchinetti: "Il calcio è una gioia, metto il Triplete dopo la nascita dei miei figli"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 21 marzo 2023, 21:34Serie A
di Daniel Uccellieri
fonte Intervista a cura di Alessio Alaimo

TMW - Facchinetti: "Il calcio è una gioia, metto il Triplete dopo la nascita dei miei figli"

Francesco Facchinetti, cantante e agente dello spettacolo, è stato ospite dell'evento Palermo Football Conference organizzata da Conference403: "Sono un grande appassionato di calcio, sono cresciuto guardando le partite di calcio, mi sono goduto la vittoria dell'Italia del 2006. Io vengo da un mondo artistico, riconosco che il calcio è una grande forma d'arte: il calcio è poesia, è scrittura, è musica. Ho smesso di cantare a 26 anni e mi sono a cercare il talento altrui, dedicando la mia vita agli altri. Io amo la materia umana, mi concentro sugli altri e cerco di tirare fuori il massimo da tutti. Qualche anno fa ho iniziato a lavorare nel mondo del calcio nella gestione dei diritti d'immagine, sono stato uno dei precursori perché i diritti d'immagine sono stati recentemente valorizzati. Ho iniziato a conoscere i giocatori, ho avuto la fortuna di vivere a stretto contatto con grandi giocatori. Da appassionato di calcio è stata una grande emozione".

Farai l'esame da agente?
"Sì, il facilissimo esame da agente che c'è in Italia. Senza studiare sarete comunque promossi (scherza, ndr). Farò anche anche l'esame da agente FIFA".

Hai parlato della vittoria del Mondiale, dove eri nel 2006 al gol di Grosso?
"Ricordo solo che avevo un Hummer gialla e l'ho buttata dentro ad un lago. Non vado più allo stadio, la vivo troppo intensamente. Dopo il Triplete dell'Inter ho promesso che non sarei mai più andato allo stadio e così è stato. La finale del Mondiale? Io ai rigori porto sfiga alla mia squadra, quindi sono montato in moto e sono partito. Mi sono infilato sotto un ponte per non sentire neanche le urla dei tifosi. Ovviamente, sembra una barzelletta, la moto non ripartiva. Ho iniziato a correre e mi sono infilato dentro un ristorante nel preciso momento in cui Grosso stava per battere il rigore. Dalla faccia della gente ho capito che era il rigore decisivo: sono uscito e mi sono buttato dentro una siepe. Poi non ricordo più niente. Il calcio per chi la vive intensamente è una delle gioie più grandi. Io metto il Triplete dopo la nascita dei miei figli. Sono felice di vivere così il calcio, sono interista ma apprezzo anche le altre squadre".


Dove ti vedi nel giro di due anni in questa nuova veste?
"Vorrei fare delle belle cose, ma non per me. Io sono fortunato, lavoro per gli altri. Aver dato la possibilità ai ragazzi di lavorare, guadagnare e realizzare i propri sogni è la mia visione. Tutto questo processo mi rende orgoglioso, mi piace pensare di poter dare una possibilità a chi ha voglia di fare di portarsi a casa un obiettivo".

Ti hanno mai proposto di comprare una squadra di calcio?
"Tante volte. Ho fatto tante cavolate in vita mia, ma questa spero di non farla. Non è una cosa che mi piacerebbe fare".