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Pandev: "Prima della finale del 2010 non ho dormito per 3 giorni. Eravamo fortissimi"
Goran Pandev, ex attaccante dell'Inter che 13 anni fa vinse la Champions League con Mourinho, ha parlato a Sky Sport alla vigilia della finale di domani: "Testa e gambe ci vogliono per forza ma è la testa che conta, spero l'Inter sia pronta e sono convinto che Inzaghi abbia preparato tutti al meglio. Il City è forte ma l'Inter lo è altrettanto. Speriamo di fare una grande partita".
Come avete vissuto la vigilia 13 anni fa?
"Tre giorni senza dormire, non passavano mai, ma Mourinho ci ha fatto avere le famiglie in hotel. Comunque non dormivo, pensavo sempre alla partita. Vincere una partita così ti cambia tutto, non si può spiegare. Anche dopo la finale non ci credevo, per almeno 2 o 3 giorni".
Quanto prima della finale ha saputo che avrebbe giocato?
"Mi ha chiamato Mourinho il giorno prima e mi ha detto che sarei partito io dal 1'. Mi potevo preparare".
Dzeko o Lukaku?
"Per il ballottaggio non lo so, stanno bene entrambi, spero che tutti possano fare una grande partita, anche chi entrerà dopo".
Similitudini?
"Noi sapevamo cosa ci aspettava, eravamo un gruppo unito con un allenatore con una personalità incredibili. Eravamo fortissimi, davanti, dietro e a centrocampo. Questa Inter mi piace tantissimo, Inzaghi ha ruotato tutti bene. Per il City sarà una partita difficilissima, tutti lo danno favorito ma non sarà facile".
Come avete vissuto la vigilia 13 anni fa?
"Tre giorni senza dormire, non passavano mai, ma Mourinho ci ha fatto avere le famiglie in hotel. Comunque non dormivo, pensavo sempre alla partita. Vincere una partita così ti cambia tutto, non si può spiegare. Anche dopo la finale non ci credevo, per almeno 2 o 3 giorni".
Quanto prima della finale ha saputo che avrebbe giocato?
"Mi ha chiamato Mourinho il giorno prima e mi ha detto che sarei partito io dal 1'. Mi potevo preparare".
Dzeko o Lukaku?
"Per il ballottaggio non lo so, stanno bene entrambi, spero che tutti possano fare una grande partita, anche chi entrerà dopo".
Similitudini?
"Noi sapevamo cosa ci aspettava, eravamo un gruppo unito con un allenatore con una personalità incredibili. Eravamo fortissimi, davanti, dietro e a centrocampo. Questa Inter mi piace tantissimo, Inzaghi ha ruotato tutti bene. Per il City sarà una partita difficilissima, tutti lo danno favorito ma non sarà facile".
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