
Paris Saint-Germain, Luis Enrique sull'Inter: "Ha più esperienza di noi in finale"
Al 31 maggio mancano più di tre settimane, ma Inter e Paris Saint-Germain devono cominciare a pensarci fin da ora, fra calcoli, giocatori da preservare e strategie per arrivare al meglio all'appuntamento più importante della stagione. Lo sa Simone Inzaghi, già in vista della prossima sfida contro il Torino, così come lo sa Luis Enrique, che con il Paris Saint-Germain affronterà domani contro il Montpellier quella che è più una formalità per la sua squadra.
Parlando in conferenza stampa alla vigilia del match, il tecnico spagnolo ha spiegato: "Non voglio che nulla vada storto. Ci siamo prefissati questo obiettivo e sappiamo cosa significherebbe essere i primi (a vincere la Champions League, n.d.r.). Ma deve essere una motivazione, non può essere un peso. Qualsiasi eccesso è sbagliato. La gioia immensa è un peso quando devi essere competitivo", le sue parole.
Parlando poi dell'Inter, ha sottolineato come Lautaro e compagni abbiano, a suo avviso, un vantaggio dalla loro parte, legato all'esperienza della finale giocata ad Istanbul due stagioni fa: "L'Inter conosce le finali, ne ha giocata una due anni fa contro il Manchester City. Sono giocatori con più esperienza dei nostri, una squadra costruita da più tempo", ha spiegato.
Poi ha rimarcato la motivazione di voler scrivere una pagina indelebile nella storia del club: "Siamo tutti pronti a Parigi per fare la storia. I tifosi sono pronti perché sarà la seconda finale. Il 2020 è stato l'anno del Covid, ma senza i tifosi non è proprio la stessa cosa. Se c'è una squadra che merita di vincere la Champions League, è il PSG. Ma avere troppa energia positiva è pericoloso. È una partita di calcio, che deve riflettere il nostro modo di essere migliori dell'avversario. Se saremo migliori in quello che sappiamo fare, allora il risultato sarà positivo".
Parlando in conferenza stampa alla vigilia del match, il tecnico spagnolo ha spiegato: "Non voglio che nulla vada storto. Ci siamo prefissati questo obiettivo e sappiamo cosa significherebbe essere i primi (a vincere la Champions League, n.d.r.). Ma deve essere una motivazione, non può essere un peso. Qualsiasi eccesso è sbagliato. La gioia immensa è un peso quando devi essere competitivo", le sue parole.
Parlando poi dell'Inter, ha sottolineato come Lautaro e compagni abbiano, a suo avviso, un vantaggio dalla loro parte, legato all'esperienza della finale giocata ad Istanbul due stagioni fa: "L'Inter conosce le finali, ne ha giocata una due anni fa contro il Manchester City. Sono giocatori con più esperienza dei nostri, una squadra costruita da più tempo", ha spiegato.
Poi ha rimarcato la motivazione di voler scrivere una pagina indelebile nella storia del club: "Siamo tutti pronti a Parigi per fare la storia. I tifosi sono pronti perché sarà la seconda finale. Il 2020 è stato l'anno del Covid, ma senza i tifosi non è proprio la stessa cosa. Se c'è una squadra che merita di vincere la Champions League, è il PSG. Ma avere troppa energia positiva è pericoloso. È una partita di calcio, che deve riflettere il nostro modo di essere migliori dell'avversario. Se saremo migliori in quello che sappiamo fare, allora il risultato sarà positivo".
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