
Gli 80 anni di Massimo Moratti. Nella sua Top 11 ci sono campioni di ogni epoca
Massimo Moratti ha compiuto 80 anni. Un traguardo significativo, per l'ex presidente dell'Inter. E la giornata di ieri, quella del compleanno, è stato quindi il momento giusto per ripercorrere le tappe del suo amore per l'Inter.
"È stato bellissimo guidare l’Inter. Una grande responsabilità, senza dubbio, nei confronti di questo club per la sua tradizione e per la storia di papà. Però ha rappresentato soprattutto la felicità di poterlo fare, il piacere di poter guidare ogni giorno qualcosa che amavo. È stato un grande privilegio, per cui ringrazio il cielo", ha spiegato l'ex presidente ai canali del club.
Quindi i ricordi del passato, come quello legato alla trattativa per portare Ronaldo in nerazzurro: "L’avevo conosciuto una volta qui a Milano, non era famoso e giocava in Olanda. Non so perché era venuto a trovarmi, forse il suo procuratore voleva che ci conoscessimo. Ho ancora una sua figurina fatta in Olanda, era un ragazzo semplicissimo e simpatico. Poi non l’ho più visto, finché non c’è stata l’occasione col Barcellona: a tutti sembrava impossibile, a me sembrava che avesse una sua razionalità anche economica. Ero appena arrivato nel calcio, gli altri presidenti non pensavano potessi fare una cosa di questo genere. Ho preso un po’ tutti in contropiede, non ha fatto tanto piacere agli altri presidenti che volevano comandare. Ricordiamo che lui è venuto insieme ad altri giocatori formidabili, era un sogno che si concretizzava e Ronaldo è stato quello che ha rilanciato l’Inter nel mondo".
La top 11 dell’Inter di Moratti (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Bergomi, Samuel, Roberto Carlos; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Recoba; Milito, Ronaldo. Allenatore: Mourinho.
"È stato bellissimo guidare l’Inter. Una grande responsabilità, senza dubbio, nei confronti di questo club per la sua tradizione e per la storia di papà. Però ha rappresentato soprattutto la felicità di poterlo fare, il piacere di poter guidare ogni giorno qualcosa che amavo. È stato un grande privilegio, per cui ringrazio il cielo", ha spiegato l'ex presidente ai canali del club.
Quindi i ricordi del passato, come quello legato alla trattativa per portare Ronaldo in nerazzurro: "L’avevo conosciuto una volta qui a Milano, non era famoso e giocava in Olanda. Non so perché era venuto a trovarmi, forse il suo procuratore voleva che ci conoscessimo. Ho ancora una sua figurina fatta in Olanda, era un ragazzo semplicissimo e simpatico. Poi non l’ho più visto, finché non c’è stata l’occasione col Barcellona: a tutti sembrava impossibile, a me sembrava che avesse una sua razionalità anche economica. Ero appena arrivato nel calcio, gli altri presidenti non pensavano potessi fare una cosa di questo genere. Ho preso un po’ tutti in contropiede, non ha fatto tanto piacere agli altri presidenti che volevano comandare. Ricordiamo che lui è venuto insieme ad altri giocatori formidabili, era un sogno che si concretizzava e Ronaldo è stato quello che ha rilanciato l’Inter nel mondo".
La top 11 dell’Inter di Moratti (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Bergomi, Samuel, Roberto Carlos; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Recoba; Milito, Ronaldo. Allenatore: Mourinho.
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano