
Maicon: "Chivu giustissimo per l'Inter. Pensate davvero che gli manchi esperienza?"
Attraverso le colonne de La Gazzetta dello Sport un grande ex della storia interista come Maicon ha benedetto la scelta del club nerazzurro di affidare il dopo Inzaghi a Cristian Chivu.
"Se è l'uomo giusto? È giustissimo. Io sono di parte per tutto quello che abbiamo vissuto insieme e non posso che augurargli il meglio, ma penso davvero che abbia le doti umane e professionali per iniziare un nuovo percorso vincente. Certamente, davanti ha un lavoro durissimo, non è facile perché il dolore dopo la finale di Champions è enorme. Io ne so qualcosa perché sono passato dal 7-1 con la Germania in un Mondiale in casa... Ma se c’è una persona che sa come rialzarsi nelle difficoltà, quella è Cristian Chivu.
Un pregio e un difetto? Il difetto... chiedetelo alla moglie. Il pregio è che è leale, una cosa che qualsiasi giocatore vorrebbe dal proprio allenatore. Dice le cose come stanno, senza girarci attorno, anche arrabbiandosi se serve: in uno spogliatoio bisogna andare dritti al cuore dei problemi".
Sulla polemica legata alla pochissima esperienza del rumeno (13 panchine in A e basta) l'ex terzino brasiliano ha detto: "A Parma ha fatto molto bene, ma poi pensate davvero che a Chivu manchi esperienza? Con gli spogliatoi che ha frequentato, le battaglie che ha vinto e perso, i grandi allenatori che ha conosciuto? Da Mou, ad esempio, ha imparato come gestire un gruppo di alto livello, una cosa che serve particolarmente in questo momento in cui la componente psicologica è importantissima dopo la botta presa. Per me l’esperienza a certi livelli non esiste, esiste un percorso da compiere insieme ai giocatori, giorno dopo giorno".
"Se è l'uomo giusto? È giustissimo. Io sono di parte per tutto quello che abbiamo vissuto insieme e non posso che augurargli il meglio, ma penso davvero che abbia le doti umane e professionali per iniziare un nuovo percorso vincente. Certamente, davanti ha un lavoro durissimo, non è facile perché il dolore dopo la finale di Champions è enorme. Io ne so qualcosa perché sono passato dal 7-1 con la Germania in un Mondiale in casa... Ma se c’è una persona che sa come rialzarsi nelle difficoltà, quella è Cristian Chivu.
Un pregio e un difetto? Il difetto... chiedetelo alla moglie. Il pregio è che è leale, una cosa che qualsiasi giocatore vorrebbe dal proprio allenatore. Dice le cose come stanno, senza girarci attorno, anche arrabbiandosi se serve: in uno spogliatoio bisogna andare dritti al cuore dei problemi".
Sulla polemica legata alla pochissima esperienza del rumeno (13 panchine in A e basta) l'ex terzino brasiliano ha detto: "A Parma ha fatto molto bene, ma poi pensate davvero che a Chivu manchi esperienza? Con gli spogliatoi che ha frequentato, le battaglie che ha vinto e perso, i grandi allenatori che ha conosciuto? Da Mou, ad esempio, ha imparato come gestire un gruppo di alto livello, una cosa che serve particolarmente in questo momento in cui la componente psicologica è importantissima dopo la botta presa. Per me l’esperienza a certi livelli non esiste, esiste un percorso da compiere insieme ai giocatori, giorno dopo giorno".
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