Lavoro e appartenenza, il manifesto di Chivu: "L'Inter ha grandi ambizioni"

L'Inter ha presentato ufficialmente Cristian Chivu come nuovo allenatore della prima squadra. Una conferenza stampa fiume nella quale è intervenuto anche il presidente Giuseppe Marotta e anomala nelle tempistiche dato che arriva nel bel mezzo del Mondiale per Club. L'Inter nella notte italiana tra martedì e mercoledì esordirà contro il Monterrey e si è parlato anche della squadra messicana. Chivu ha voluto far drizzare le antenne parlando di squadra temibile e da rispettare, come tutte le 32 che si giocano il trofeo nel paese a stelle e strisce.
La puntualizzazione di Marotta: "Non c'è stata confusione nel club"
Il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta ha introdotto la conferenza stampa raccontando i motivi che hanno portato alla scelta del nuovo allenatore. Prima dell'ingaggio dell'allenatore rumeno era circolato il nome di Cesc Fabregas come sostituto di Inzaghi e la porta sbarrata del Como ha innescato dubbi e perplessità sui piani societari per la panchina. Il presidente nerazzurro è stato categorico: "Con grande velocità io, Ausilio e Baccin abbiamo individuato in Chivu il profilo adeguato. Non è per niente un ripiego come qualcuno ha scritto e non c'è stata confusione nel club. C'erano degli aspetti burocratici che dovevano essere definiti e ringrazio il Parma per esserci venuto incontro". Una dichiarazione per spegnare le polemiche sul nascere e cementare il nuovo corso di Chivu che, a detta del presidente è stato scelto anche per il calcio proposto a Parma. Il campo sarà come sempre un giudice.
Lavoro e grande orgoglio. L'Inter di Chivu riparte dalle fondamenta e si mette in discussione
Alcuni passaggi della conferenza stampa dell'allenatore nerazzurro sono sembrati un vero e proprio manifesto. Sia umano che calcistico. L'idea di Cristian Chivu appare quella di voler costruire un gruppo orgoglioso della propria storia e capace allo stesso tempo di mettersi in discussione sempre con il lavoro quotidiano. Ci sono i risultati raggiunti se "l'asticella si è alzata" non si deve mollare la presa. Impossibile crogiolarsi sugli allori a partire dal Mondiale per Club perchè, come dichiarato dal presidente Marotta, l'Inter gioca per vincere ed essere protagonista. La strada è tracciata perché, per usare le parole di Chivu "il dovere di una squadra e di un allenatore è dare sempre tutto".
