
Inter, Zalewski: "Di Chivu mi ha colpito l'aspetto comunicativo e il rapporto umano che crea"
Nicola Zalewski è stato riscattato qualche giorno fa dall'Inter soprattutto grazie alla sua duttilità e alla sua abilità nell'uno contro uno, caratteristica che manca all'interno della rosa di Cristian Chivu, ma che mancava soprattutto in quella di Simone Inzaghi. Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex Roma ha parlato di cosa lo ha colpito del nuovo allenatore: "L’aspetto comunicativo, il rapporto umano che crea. Di Mourinho non abbiamo ancora discusso, ma ci sarà occasione".
Lei ha detto che la parola predestinato non mi va giù, perché sembra che tutto debba succedere per forza.
"La gente pensa che il talento basti per sfondare: trascura tutto il sacrificio quotidiano che c’è dietro. La domanda che ti devi fare è: cosa vuoi fare da grande?
Io volevo fare questo. Cristiano Ronaldo a livello mentale è fuori dal comune".
Suo padre è morto quando aveva 20 anni. Come si convive con questa cosa?
"Non è facile, ma papà aveva costruito una famiglia forte e ci ha dato dei grandi valori. Mi sento anche di ringraziare Mourinho, perché mi ha aiutato tanto in quel periodo. E non parlo di calcio".
Le capita mai di parlarci?
"Praticamente ogni giorno. So comunque quanto è orgoglioso di me e ogni tanto penso: chissà se fosse qui… Però credo nel destino: se una cosa deve succedere, succede".
Lei ha detto che la parola predestinato non mi va giù, perché sembra che tutto debba succedere per forza.
"La gente pensa che il talento basti per sfondare: trascura tutto il sacrificio quotidiano che c’è dietro. La domanda che ti devi fare è: cosa vuoi fare da grande?
Io volevo fare questo. Cristiano Ronaldo a livello mentale è fuori dal comune".
Suo padre è morto quando aveva 20 anni. Come si convive con questa cosa?
"Non è facile, ma papà aveva costruito una famiglia forte e ci ha dato dei grandi valori. Mi sento anche di ringraziare Mourinho, perché mi ha aiutato tanto in quel periodo. E non parlo di calcio".
Le capita mai di parlarci?
"Praticamente ogni giorno. So comunque quanto è orgoglioso di me e ogni tanto penso: chissà se fosse qui… Però credo nel destino: se una cosa deve succedere, succede".
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