
Prima delusione Chivu: il Mondiale per Club dell'Inter finisce agli ottavi. Vince 2-0 il Fluminense
Finisce agli ottavi di finale il Mondiale dell'Inter: vince 2-0 e passa ai quarti il Fluminense.
In uno stadio Bank of America di Charlotte semi-vuoto l'Inter inizia la sua fase a eliminazione diretta nel Mondiale per Club. Ad approcciare meglio la sfida sono però i brasiliani del Fluminense, che tempo 3 minuti massimizzano il proprio sforzo, ringraziando un'ingenuità difensiva assortita dei nerazzurri (coinvolti almeno Sommer, Darmian e De Vrij). Scavallato l'avvio da incubo, a ridosso del quarto d'ora ecco i segnali di risveglio interista, perlopiù con Dimarco, anche se in realtà alla mezz'ora, appena prima del cooling break, per poco i ragazzi di Chivu non incassano il 2-0, ringraziando Xavier per l'imprecisione sulla ribattuta di Sommer sull'iniziale tentativo di Arias. Il più attivo dell'Inter, assieme a Barella, è sempre Dimarco ed è lui che prova più degli altri a segnare: la punizione al 37' però non sorprende Fabio. Disastro sfiorato per i nerazzurri appena prima dell'intervallo: nel giro di pochi secondi Bastoni si fa ammonire da diffidato (salta gli eventuali quarti, come Asllani), poi Ignacio raddoppia per il Flu con un tap-in aereo ma per fortuna dell'Inter lo fa in posizione di fuorigioco. Nel maxi-recupero del primo tempo (7 minuti) poco da segnalare se non il parapiglia che si scatena tra alcuni componenti della panchina brasiliana (compreso anche l'allenatore Portaluppi) e il centrocampista nerazzurro Mkhitaryan. Inter sotto all'intervallo.
Chivu cerca di sfruttare la pausa di quindici minuti prima della ripresa per cambiare l'inerzia della sua squadra. E dopo 8 giri d'orologio nel secondo tempo opera tre sostituzioni in simultanea, buttando dentro i nuovi acquisti Sucic e Luis Henrique, oltre a Carboni. Scavallata l'ora di gioco però sono i brasiliani a flirtare di nuovo col raddoppio: Arias va da lontanissimo, serve un volo in grande stile di Sommer per evitare il peggio. Anche grazie ai cambi (entra pure Sebastiano Esposito al posto di uno spentissimo Thuram) l'Inter comincia perlomeno a guadagnare campo. E col baricentro che sale, arrivano anche le occasioni da gol, quelle vere. La più clamorosa viene sprecata da De Vrij a venti dal novantesimo, ma l'olandese manda fuori da due passi su sponda di Lautaro. Poco dopo ci riprova Dimarco, stavolta su punizione ma largo di un soffio. I brasiliani arretrano, quello dell'Inter nel finale diventa un vero e proprio assalto. E nell'arco di due minuti capitan Lautaro va altrettante volte a un passo dal gol: prima è un super riflesso di Fabio a fermarlo, poi il palo della porta. Spinge ancora l'Inter, che va a un passo dal pari anche con Carlos Augusto, impreciso. E nel momento del massimo sforzo, in pieno recupero, arriva la punizione con il 2-0 dei brasiliani firmato Hercules, che incrocia col mancino dal limite e fredda Sommer. C'è spazio per un altro tentativo nerazzurro, ma Dimarco sbatte stavolta sull'incrocio dei pali. Specchio della serataccia nerazzurra.
Rivivi Inter-Fluminense con TMW
In uno stadio Bank of America di Charlotte semi-vuoto l'Inter inizia la sua fase a eliminazione diretta nel Mondiale per Club. Ad approcciare meglio la sfida sono però i brasiliani del Fluminense, che tempo 3 minuti massimizzano il proprio sforzo, ringraziando un'ingenuità difensiva assortita dei nerazzurri (coinvolti almeno Sommer, Darmian e De Vrij). Scavallato l'avvio da incubo, a ridosso del quarto d'ora ecco i segnali di risveglio interista, perlopiù con Dimarco, anche se in realtà alla mezz'ora, appena prima del cooling break, per poco i ragazzi di Chivu non incassano il 2-0, ringraziando Xavier per l'imprecisione sulla ribattuta di Sommer sull'iniziale tentativo di Arias. Il più attivo dell'Inter, assieme a Barella, è sempre Dimarco ed è lui che prova più degli altri a segnare: la punizione al 37' però non sorprende Fabio. Disastro sfiorato per i nerazzurri appena prima dell'intervallo: nel giro di pochi secondi Bastoni si fa ammonire da diffidato (salta gli eventuali quarti, come Asllani), poi Ignacio raddoppia per il Flu con un tap-in aereo ma per fortuna dell'Inter lo fa in posizione di fuorigioco. Nel maxi-recupero del primo tempo (7 minuti) poco da segnalare se non il parapiglia che si scatena tra alcuni componenti della panchina brasiliana (compreso anche l'allenatore Portaluppi) e il centrocampista nerazzurro Mkhitaryan. Inter sotto all'intervallo.
Chivu cerca di sfruttare la pausa di quindici minuti prima della ripresa per cambiare l'inerzia della sua squadra. E dopo 8 giri d'orologio nel secondo tempo opera tre sostituzioni in simultanea, buttando dentro i nuovi acquisti Sucic e Luis Henrique, oltre a Carboni. Scavallata l'ora di gioco però sono i brasiliani a flirtare di nuovo col raddoppio: Arias va da lontanissimo, serve un volo in grande stile di Sommer per evitare il peggio. Anche grazie ai cambi (entra pure Sebastiano Esposito al posto di uno spentissimo Thuram) l'Inter comincia perlomeno a guadagnare campo. E col baricentro che sale, arrivano anche le occasioni da gol, quelle vere. La più clamorosa viene sprecata da De Vrij a venti dal novantesimo, ma l'olandese manda fuori da due passi su sponda di Lautaro. Poco dopo ci riprova Dimarco, stavolta su punizione ma largo di un soffio. I brasiliani arretrano, quello dell'Inter nel finale diventa un vero e proprio assalto. E nell'arco di due minuti capitan Lautaro va altrettante volte a un passo dal gol: prima è un super riflesso di Fabio a fermarlo, poi il palo della porta. Spinge ancora l'Inter, che va a un passo dal pari anche con Carlos Augusto, impreciso. E nel momento del massimo sforzo, in pieno recupero, arriva la punizione con il 2-0 dei brasiliani firmato Hercules, che incrocia col mancino dal limite e fredda Sommer. C'è spazio per un altro tentativo nerazzurro, ma Dimarco sbatte stavolta sull'incrocio dei pali. Specchio della serataccia nerazzurra.
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