
Moggi difende l'Inter: "Chi critica i nerazzurri dopo il ko col PSG non capisce niente"
All'interno delle pagine di Libero è possibile leggere un editoriale a firma di Luciano Moggi che ritorna sulla sconfitta dell'Inter in finale di Champions: "A Monaco si è consumata una disfatta senza precedenti nella storia delle finali Champions: l’Inter che perde 5-0 contro il Psg e segna la fine di un ciclo che ha visto la squadra nerazzurra uscire sconfitta da ben due finali.
Barella, Lautaro, Calhanoglu, Dimarco e Thuram, solitamente determinanti nell’economia di gioco del complesso. Si fa pertanto fatica a criticare l’Inter. Pur perdendo, ha dimostrato di essere quanto meno la seconda squadra migliore d’Europa. Stanno piovendo critiche sull’operato di Inzaghi, nessuno però dice che dovendo sostituire Calhanoglu doveva mandare in campo Asllani che non vale certo il turco, dovendo sostituire Lautaro o Thuram era costretto a farlo con Taremi che non vale certamente né l’argentino né il francese. Né si può criticare la società perché è impossibile avere riserve che valgano i titolari. Di certo l’11 titolare che solitamente scendeva in campo era in Italia il migliore o tra i migliori. I tanti critici bene farebbero a ricordarsi di quando ha eliminato squadre forti come Bayern e Barcellona.
In considerazione di tanto riteniamo che l’Inter farebbe bene a tenersi stretto mister Inzaghi, a meno che sia lui a voler andar via. Anche perché il peggio viene sempre dopo e la Juventus è un esempio lampante di quanto stiamo scrivendo".
Barella, Lautaro, Calhanoglu, Dimarco e Thuram, solitamente determinanti nell’economia di gioco del complesso. Si fa pertanto fatica a criticare l’Inter. Pur perdendo, ha dimostrato di essere quanto meno la seconda squadra migliore d’Europa. Stanno piovendo critiche sull’operato di Inzaghi, nessuno però dice che dovendo sostituire Calhanoglu doveva mandare in campo Asllani che non vale certo il turco, dovendo sostituire Lautaro o Thuram era costretto a farlo con Taremi che non vale certamente né l’argentino né il francese. Né si può criticare la società perché è impossibile avere riserve che valgano i titolari. Di certo l’11 titolare che solitamente scendeva in campo era in Italia il migliore o tra i migliori. I tanti critici bene farebbero a ricordarsi di quando ha eliminato squadre forti come Bayern e Barcellona.
In considerazione di tanto riteniamo che l’Inter farebbe bene a tenersi stretto mister Inzaghi, a meno che sia lui a voler andar via. Anche perché il peggio viene sempre dopo e la Juventus è un esempio lampante di quanto stiamo scrivendo".
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