
Il sindaco Sala: "Lavoriamo su San Siro, con Inter e Milan alla fine sarà questione di soldi"
"Su San Siro continuiamo a lavorare e alla fine sarà una questione di soldi, come è normale che sia". Parole proferite del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nonché noto sostenitore nerazzurro intervenuto in diretta radiofonica su RTL 102.5 a proposito del destino dell'attuale Cattedrale del calcio e del progetto in divenire del nuovo stadio nell'area di San Siro.
Nel corso della chiacchierata, in collegamento sull'emittente radiofonica, il primo cittadino del capoluogo lombardo ha aggiunto: "Io voglio favorire il fatto che i club rimangano a San Siro, a Milano. Non voglio regalare niente a nessuno, c’è un’accusa e ricorsi sul fatto che stiamo regalando le aree e che il Comune di Milano potrebbe ricavare più soldi dalle aree. Lo dico io, certo che potrebbe farlo, basta che dica non c’è più lo stadio ma ci sono tante residenze. Se la vendi per le residenze l’area te la comprano ad un prezzo più alto".
In chiusura una precisazione del sindaco Sala a proposito della scelta dei due club meneghini di unirsi per creare il nuovo impianto ed erigerlo accanto al Meazza: "Ma noi non vogliamo che Inter e Milan vadano a San Donato o a Rozzano. Rimane il fatto che io amo il mio lavoro ma c’è uno che fa le cose e dieci che fanno ricorso".
Nel corso della chiacchierata, in collegamento sull'emittente radiofonica, il primo cittadino del capoluogo lombardo ha aggiunto: "Io voglio favorire il fatto che i club rimangano a San Siro, a Milano. Non voglio regalare niente a nessuno, c’è un’accusa e ricorsi sul fatto che stiamo regalando le aree e che il Comune di Milano potrebbe ricavare più soldi dalle aree. Lo dico io, certo che potrebbe farlo, basta che dica non c’è più lo stadio ma ci sono tante residenze. Se la vendi per le residenze l’area te la comprano ad un prezzo più alto".
In chiusura una precisazione del sindaco Sala a proposito della scelta dei due club meneghini di unirsi per creare il nuovo impianto ed erigerlo accanto al Meazza: "Ma noi non vogliamo che Inter e Milan vadano a San Donato o a Rozzano. Rimane il fatto che io amo il mio lavoro ma c’è uno che fa le cose e dieci che fanno ricorso".
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