Stadio Milano, il sindaco Sala: "Non sapevo di Foster. Lavoriamo per chiudere in estate"

Beppe Sala è tornato a parlare del futuro dello stadio di San Siro. Intercettato a margine dell’intitolazione della caserma della Guardia di Finanza a Silvio Novembre, il sindaco di Milano ha parlato del possibile affidamento del progetto all’archistar Norman Foster con lo studio Manica: “Devo dire che non ne ero informato nemmeno io dell’idea di affidare il progetto a Foster, ma mi sembra sia molto positiva”.
Il primo cittadino milanese ha ribadito le tempistiche strette necessarie a chiudere la cessione del Meazza a Inter e Milan: “La deadline è il 10 novembre prima che entrino in funzione i vincoli per i lavori di sovrintendenza. Però noi ci stiamo muovendo per cercare di finire tutto nell’estate. C’è un dialogo serrato, sono ottimista però c’è ancora da lavorare”.
Come ha spiegato Sala, l’obiettivo è anticipare l’entrata a regime del vincolo sul secondo anello di San Siro, che metterebbe a rischio l’operazione. Al momento non sono ancora disponibili disegni o progetti della proposta di Foster, che ha vinto - insieme allo studio a cui il Milan si era affidato per San Donato Milanese - una competizione internazionale con altri dodici candidati. "Su San Siro continuiamo a lavorare e alla fine sarà una questione di soldi, come è normale che sia”, aveva detto ieri Sala: il tema riguarda la valutazione dell’impianto e dell’area, stimata dall’agenzia delle Entrate in 197 milioni di euro.
