
Le pagelle dell'Italia - Difesa di ferro e squadra ai limiti della perfezione. Disastro Severini
Inghilterra-Italia 2-1 dts
Giuliani 6 -Sicura nelle palle alte che arrivano dalle sue parti e sempre in anticipo sulle avversarie. Anche fra i pali è sempre attenta e reattiva quando viene chiamata in causa dalle inglesi. L’unica incertezza viene pagata a caro prezzo con il gol del pari inglese. Nei supplementari si riscatta parando anche il rigore di Kelly, ma nulla può sulla ribattuta dell’inglese.
Lenzini 7 - Un po' soffre i tagli di Hemp dalla sua parte, che in un paio di occasioni le scappa via alle spalle. Ma per il resto è perfetta e generosa come tutta la retroguardia a sacrificarsi per non permettere tiri puliti alle avversarie. Esce per infortunio dopo l’ennesimo recupero. Dal 88° Piga 6 - Si piazza al centro della difesa nel momento di massima pressione e assiste alla rimonta inglese. Senza colpe particolari, anzi riesce in diverse occasioni a sbrogliare situazioni complicate.
Salvai 7,5 - Una calciatrice fondamentale per la difesa dell’Italia. Con il fisico, l’esperienza, la capacità di lettura rende la vita impossibile a Russo giocando spesso d’anticipo. Sui palloni alti fa valere il fisico dominando in molti casi le inglesi.
Linari 7 - Come le compagne di reparto gioca una gara ai limiti della perfezione facendo valere il suo fisico e il suo senso della posizione.
Oliviero 6,5 - Qualche imprecisione di tanto in tanto, soprattutto sugli scatti di Hemp, ma tiene bene il campo e col passare del tempo trova anche il coraggio di avanzare e mostrare le sue doti. Nel finale rischia qualcosa in area, ma per fortuna l’Inghilterra non ne approfitta.
Caruso 6,5 - Giocatrice di classe superiore, gioca alla pari con le più quotate inglesi e mette lo zampino in quasi tutte le occasioni pericolose dell’Italia. Forse in un paio potrebbe avere maggiore lucidità, ma non se ne può fare una colpa.
Giugliano 6,5 - Gara di enorme sacrificio per la nostra regista che è fondamentale nel chiudere a ridosso dell’area di rigore i tentativi di tiro delle avversarie. Dal 88° Greggi 6,5 - Un motorino inesauribile come sempre, corre, combatte, ruba palla e rilancia l’azione.
Di Guglielmo 6,5 - Dalla sua parte James combina poco e il merito è anche suo che chiude bene, è attenta nei raddoppi e nelle chiusure. Soffre un po' nel finale come tutta la squadra e spinge meno in appoggio delle compagne.
Cantore 6,5 - Si accende solo a tratti, dovendo occuparsi anche della fase di copertura sulla sua corsia di competenza, ma quando lo fa per l’Inghilterra sono dolori. Sforna l’assist per il vantaggio e poi a inizio ripresa spreca una buona occasione per il raddoppio. Dal 73° Cambiaghi 6 - Tanto movimento, ma poco costrutto. Non riesce a punger pur avendo alcune buone situazioni in cui mettere in luce le sue doti atletiche e tecniche.
Girelli 6,5 - Gara di grande generosità della capitana, che si vede poco in avanti, ma è fondamentale in pressione e ripiegamento anche a ridosso della propria area di rigore. Esce, con le lacrime agli occhi, per un problema muscolare alla coscia. Dal 64° Piemonte 6 - Totem avanzato per battagliare col fisico contro le due centrali avversarie. Ci prova sui palloni alti, ma non riesce a incidere. Generosa in copertura.
Bonansea 8 - Buona la decima: trova il suo primo gol con l’Italia in una gara della fase a eliminazione diretta e regala un sogno a tutto il paese. Diventa così la seconda marcatrice più esperta in una semifinale europea. Prima e dopo solita grande generosità sia in fase offensiva sia soprattutto in quella difensiva per andare a strappare palloni preziosi alle avversarie. Esce dopo aver finito la benzina. Dal 73° Severini 4 - Purtroppo non è la sua serata. Sbaglia il gol del 2-0 e della probabile finale calciando su Hampton a terra da due passi. Poi provoca il calcio di rigore che vale il sorpasso inglese e la fine del sogno.
Andrea Soncin 7 - La squadra gioca una partita alla pari con le campionesse in carica. E quasi porta a casa un successo che sarebbe stato una vera e propria impresa nonché un’altra pagina storica della sua Nazionale. Ma il suo Europeo, come quello delle ragazze, è più che positivo. Purtroppo viene tradito da cambi che si dimostrano non all’altezza delle titolari.
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