
Il calcio incide sul PIL italiano per 12,4 miliardi. Ma dal 2007 oltre 9 miliardi di perdite
Il calcio italiano ha un impatto sul PIL Italiano di circa 12,4 miliardi di euro. È quanto emerge dal ReportCalcio 2025 presentato oggi dalla FIGC: il dato, riferito alla stagione sportiva 2023/2024, è in crescita di oltre un miliardo di euro rispetto all’annata precedente, con un un incremento dei posti di lavoro attivati da 129.094 a 141.000. In sintesi, il calcio genera € 1,2 ogni € 200 di PIL e sostiene sei lavoratori ogni 1.000 occupati.
La fonte principale dell’impatto sul PIL è ovviamente il calcio professionistico, con 5,2 miliardi di euro. Il rovescio della medaglia è quello che la FIGC definisce “un significativo squilibrio a livello economico-finanziario”: la perdita aggregata dei club partecipanti ai campionati di Serie A, B e C registrata nei 17 anni analizzati nel ReportCalcio ha raggiunto i 9,3 miliardi di euro. Pesa tantissimo la pandemia, ma l’80% dei bilanci chiusi negli ultimi 17 anni dai club calcistici professionistici ha fatto registrare un dato in perdita. I debiti aggregati sono inoltre più che raddoppiati rispetto al pre-Covid, passando dai 2,4 miliardi di euro del 2007-2008 ai 5,5 miliardi del 2023-2024.
A far sorridere, nelle ultime due stagioni sportive, è stato l’aumento del valore della produzione, che ha superato i 4,5 miliardi di euro. Tra il 2021-2022 e il 2023-2024 il fatturato è cresciuto del 32,3%, in confronto al +7,2% del costo del lavoro, dimezzando di fatto il livello di perdita. I ricavi da sponsor e attività commerciali hanno superato per la prima volta nella storia del ReportCalcio il miliardo di euro (+11,1% rispetto al 2022-2023, e nei 17 anni analizzati sono più che triplicati). I diritti televisivi si sono mantenuti sostanzialmente stabili a quota 1,5 miliardi (-0,4%), mentre i ricavi da ticketing hanno ritoccato nuovamente il record storico del calcio italiano, sfiorando il mezzo miliardo di euro (478 milioni).
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