
Chivu lancia Akanji e va a Torino con l'Inter di Inzaghi. Poi difende Bisseck e Calhanoglu
Non è la prima vigilia di uno Juventus-Inter per Cristian Chivu, ma sarà il suo primo Derby d'Italia da allenatore dei nerazzurri e per questo non può definirsi una gara banale per lui, che però in conferenza ha cercato di allentare la pressione: "Siamo ancora alla terza giornata. Non bisogna caricarla più di tanto, tutti sono a conoscenza di che cosa rappresenta".
La classifica vede i vicecampioni d'Italia a 3 lunghezze dai bianconeri, ma questo non significa che tutto quanto sia da buttare, come sottolinea il tecnico rumeno: "Non sono qui per stravolgere tutto perché è impossibile farlo. La squadra è stata ai vertici del calcio italiano ed europeo. Devo aggiungere qualcosa per far riprendere ancora più fiducia, energia e stimoli per portare la squadra agli obiettivi".
Poi spazio ai singoli, con i dubbi di formazione che sembrano essere stati sciolti: spazio all'Inter di inzaghiana memoria, con l'unica novità che sarà rappresentata da Manuel Akanji nel terzetto difensivo: "È un giocatore importante con valore e spessore internazionale. È pronto per giocare". Chivu ha infine preso le difese di Calhanoglu e Bisseck: "Ho visto Hakan molto motivato, viene da due mesi e mezzo fermo. Ha cercato di giocare il Mondiale poi ha avuto un'estate non così serena. Lui è motivato ed è pronto a darci una mano. Per quanto riguarda Yann è facile criticarlo solo perché non è riuscito a dare continuità. Se al primo errore gli si tirano sassi addosso non riuscirà mai a far crescere l'autostima. Lui è una ragazzo giovane e gli errori li farà ancora. Abbiamo bisogno di lui e ha fatto vedere in allenamento le stesse cose di Calha".
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