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Turkyilmaz: "La Svizzera ha saputo lavorare bene dal basso. Cosa che l'Italia ha dimenticato"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:53Serie A
di Gaetano Mocciaro

Turkyilmaz: "La Svizzera ha saputo lavorare bene dal basso. Cosa che l'Italia ha dimenticato"

Kubilay Turkyilmaz, leggenda del calcio svizzero e oggi stimato opinionista a Teleticino e al Corriere del Ticino, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb svariando su vari temi, dallo stato attuale del calcio svizzero (dove ricoprirà il ruolo di brand ambassador all'AC Taverne) ai suoi ricordi legati all'esperienza italiana. Ecco un estratto delle sue parole: Svizzera che da anni ormai è una presenza fissa ai Mondiali, pur rappresentando un Paese di soli 9 milioni di abitanti. Qual è il segreto? "È una combinazione di fattori: intanto tutte le nazioni hanno dei cicli e in Svizzera abbiamo la fortuna di avere una generazione di giovani talenti che stanno crescendo, presi per mano anche da elementi esperti che giocano in squadre importanti. Questo fa sì che la nazionale riesca a qualificarsi ormai con regolarità a Mondiali ed Europei. C'è una mentalità giusta e si lavora molto bene dal basso con un settore giovanile che ci invidiano tutti. Cosa che l'Italia forse ha dimenticato". Anche la multietnicità sta aiutando "Senza dubbio anche questo è un fattore. Io ero il primo tra gli svizzeri appartenenti alle generazioni multietiniche, ora sono in tanti. E siamo fortunati ad averli perché hanno grande talento. Lo stesso vale per la Francia e altre nazioni che hanno questo grande flusso immigratorio". Mancano i ticinesi, l'ultimo è stato Gavranovic "Vuol dire che non ci sono ancora le generazioni giuste ma questo dipende anche dalle squadre in Ticino. Se vedo Bellinzona o Lugano hanno un'altra strategia, anche se il Lugano sta ultimamente lavorando con i giovani. Secondo me il talento in Ticino c'è ma spesso questi ragazzi non vengono considerati e finiscono nelle leghe inferiori. Ci vorrebbe più coraggio da parte dei club e dall'altra parte più voglia da parte dei ragazzi. Perché spesso da parte di questi giovani non vedo fame di arrivare e c'è sempre qualcuno che li giustifica. Chi ha più fame sono gli svizzeri di seconda generazione, i figli di turchi, albanesi, macedoni, kosovari".