De Bruyne si opera, out 4 mesi. Le ultime sulla panchina della Juventus: le top news delle 18
Kevin De Bruyne si opererà in Belgio per la lesione al bicipite femorale della coscia destra che ha subito sabato nel match contro l'Inter. Lo ha deciso il calciatore belga dopo le visite che ha fatto a Napoli e ad Anversa, dove domani si sottoporrà all'intervento chirurgico. Il 34enne resterà fuori dai campi per almeno quattro mesi. De Bruyne ha parlato della necessaria operazione anche con il tecnico del Napoli Conte e con il presidente del club De Laurentiis.
Arrivano aggiornamenti importanti da relativi alla panchina della Juventus, che ha esonerato ieri Igor Tudor: è terminato il summit avvenuto tra il futuro AD bianconero Damien Comolli e il tecnico Luciano Spalletti. Non c'è stato però solo questo contatto nelle ultime ore, perché d'altro canto il dt juventino Francois Modesto ha incontrato a sua volta Raffaele Palladino, reduce dall'anno alla Fiorentina (con cui ha risolto ogni vincolo contrattuale pre-esistente) e con il quale ha già lavorato ai tempi di Monza. Non risulta invece nessun approfondimento con Roberto Mancini. Entro la giornata di domani la decisione definitiva della Juventus.
A Open VAR, contenuto in onda su DAZN che spiega nel dettaglio le decisioni arbitrali dell'ultimo fine settimana, ha parlato il designatore Gianluca Rocchi:
Partiamo da Napoli-Inter e il rigore su Di Lorenzo: "Questa giornata è stata molto complessa. Questo è un episodio molto particolare, qua il grande problema è procedurale. L'arbitro può non aver visto, secondo me comunica al Var più che all'assistente. Agli assistenti abbiamo fatto fare un percorso per trasformarli in "piccoli" arbitri, visto che col VAR si è limitato il loro lavoro. Quello che non mi è piaciuto per niente, proprio per niente, è l'ingerenza di Bindoni che va oltre quello che gli abbiamo chiesto. Noi abbiamo chiesti agli assistenti di intervenire su cose al 100% sicure e nella loro area di competenza, e questo non lo è anche perché l'arbitro era in controllo. Quindi la decisione non è corretta, non è calcio di rigore e ci saremmo aspettati on field review. In scala di responsabilità molte sono dell'assistente, alcune dell'arbitro e alcune del VAR, questo in scala di responsabilità. Il fatto che ci sia un contatto e dobbiamo intervenire non mi piace sentirlo: noi vogliamo calci di rigore chiari, interventi per togliere gol chiari, mentre la soglia è più bassa su gravi falli di gioco e condotte violente. Questo rigore è sotto soglia. Se questo rigore viene concesso live da Mariani viene probabilmente accettato in modo diverso e noi lo avremmo supportato con più facilità. Il percorso procedurale non ci è piaciuto per niente". Dall'audio live, si nota come l'arbitro Mariani non fischi il calcio di rigore e di come il VAR in presa diretta dica che non c'è rigore, salvo poi essere richiamato dall'assistente con parole chiare: "E' rigore, è rigore, è rigore". A richiesta di Mariani sulla certezza dell'indicazione, Bindoni risponde affermativamente. A quel punto Mariani fischia il calcio di rigore, al VAR dopo revisione spiegano: "Non possiamo levarlo, c'è un contatto e non possiamo entrare nell'intensità del contatto. Fallo confermato di Mkhitaryan su Di Lorenzo. Se ti dicono che Di Lorenzo allarga la gamba non lo fa, protegge il pallone, Mkhitaryan lo prende da dietro sul polpaccio ".
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