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TMW RADIO - Carboni: "Stadi, Italia indietro. Inter-Roma? Bella"
Amedeo Carboni, ex calciatore e imprenditore, sui nuovi stadi, sulle infrastrutture in Italia e Spagna, sul campionato.
La Juve dovrebbe intervenire a sinistra in difesa?
"Negli ultimi anni la società ha sempre fatto scelte saggie, che hanno portato i giusti frutti. Ci si potrebbe aspettare altro, ma evidentemente ci sono degli equilibri che non hanno voluto intaccare. Poi non sappiamo quello che hanno deciso tra di loro".
Sui nuovi stadi:
"Gli stadi devono stare dentro la città, rendono tutto più agevole: sarebbe un grande vantaggio. Un impianto nuovo ti rende più appetibile anche agli sponsor: io, se fossi un investitore, non punterei mai su una struttura vecchia e poco rinnovata. Come è la situazione in Spagna? La burocrazia è un po' più agile, anche perché i comuni hanno capito che uno stadio nuovo è un'opportunità per tutti e per questo aiutano le società. Ormai hanno capito che gli stadi diventano monumenti della città e che gli eventi sportivi catalizzano un'attenzione incredibile e sono portatori di introiti commerciali".
La situazione del Valencia?
"Lì c'è anche uno scheletro di uno stadio nuovo, che si è fermato ma c'è sempre l'idea di poterlo riprendere. C'è il dubbio se cambiare o ritoccare il quello vecchio".
Come viene percepita dall'estero la situazione dell'Italia?
"Ha gli stadi del Mondiale, come la Spagna qualche anno fa. Dall'estero lo stadio italiano ancora risulta obsoleto, anche per il tema della sicurezza. Qui, o in Inghilterra, hanno tolto da tempo le barriere col campo. La gente va allo stadio con la famiglia per divertirsi e vedere uno spettacolo. È un peccato far diventare lo stadio un tipo di carcere".
Domani sera c'è Inter-Roma...
"La Roma, un po' come la Lazio, è una squadra difficile da incontrare. È veloce, brillante e ha gente con gamba. L'Inter è molto tosta, con grandi giocatori e gioca solo per il risultato. Sarà sicuramente una bella partita".
Martedì a San Siro arriverà il Barcellona:
"Non so quali siano i calcoli del Barcellona, ma io preferirei tenere dentro la Champions il Dortmund che l'Inter. I nerazzurri possono essere sempre pericolosi, quindi penso che se avranno la possibilità di mandarli fuori la coglieranno, ma non lo so. Non sarà comunque facile vincere mercoledì per l'Inter".
La Juve dovrebbe intervenire a sinistra in difesa?
"Negli ultimi anni la società ha sempre fatto scelte saggie, che hanno portato i giusti frutti. Ci si potrebbe aspettare altro, ma evidentemente ci sono degli equilibri che non hanno voluto intaccare. Poi non sappiamo quello che hanno deciso tra di loro".
Sui nuovi stadi:
"Gli stadi devono stare dentro la città, rendono tutto più agevole: sarebbe un grande vantaggio. Un impianto nuovo ti rende più appetibile anche agli sponsor: io, se fossi un investitore, non punterei mai su una struttura vecchia e poco rinnovata. Come è la situazione in Spagna? La burocrazia è un po' più agile, anche perché i comuni hanno capito che uno stadio nuovo è un'opportunità per tutti e per questo aiutano le società. Ormai hanno capito che gli stadi diventano monumenti della città e che gli eventi sportivi catalizzano un'attenzione incredibile e sono portatori di introiti commerciali".
La situazione del Valencia?
"Lì c'è anche uno scheletro di uno stadio nuovo, che si è fermato ma c'è sempre l'idea di poterlo riprendere. C'è il dubbio se cambiare o ritoccare il quello vecchio".
Come viene percepita dall'estero la situazione dell'Italia?
"Ha gli stadi del Mondiale, come la Spagna qualche anno fa. Dall'estero lo stadio italiano ancora risulta obsoleto, anche per il tema della sicurezza. Qui, o in Inghilterra, hanno tolto da tempo le barriere col campo. La gente va allo stadio con la famiglia per divertirsi e vedere uno spettacolo. È un peccato far diventare lo stadio un tipo di carcere".
Domani sera c'è Inter-Roma...
"La Roma, un po' come la Lazio, è una squadra difficile da incontrare. È veloce, brillante e ha gente con gamba. L'Inter è molto tosta, con grandi giocatori e gioca solo per il risultato. Sarà sicuramente una bella partita".
Martedì a San Siro arriverà il Barcellona:
"Non so quali siano i calcoli del Barcellona, ma io preferirei tenere dentro la Champions il Dortmund che l'Inter. I nerazzurri possono essere sempre pericolosi, quindi penso che se avranno la possibilità di mandarli fuori la coglieranno, ma non lo so. Non sarà comunque facile vincere mercoledì per l'Inter".
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