TUTTO mercato WEB
Inter, è tornato Skriniar. Inzaghi conta su tutti per Istanbul, si lavora per aprire San Siro
Finché sarà un giocatore dell'Inter, Milan Skriniar sarà considerato come tale. Può sembrare lapalissiano, ma non è così: la lunga assenza dello slovacco, formalmente e non dovuta all'infortunio, ma guarda caso iniziata dopo la rottura con la dirigenza, ha aperto tanti dubbi su cosa sarebbe successo una volta recuperata la totale agibilità.
Col Torino può giocare. E poi… La risposta la darà soltanto il campo, ma finora Simone Inzaghi ha fatto capire, parole e fatti, che su Skriniar intende contare. Contro il Torino, fisiologicamente a gara in corso, e se servirà pure contro il City, non certo da titolare a scanso di equivoci. Conta su Milan come su tutti, ma proprio tutti: D'Ambrosio è tornato a disposizione, Mkhitaryan ci crede, Correa un po' meno ma per una finale di Champions League qualche straordinario si fa ben volentieri. Nel mezzo, per carità, la gara contro i granata: un tecnico non può chiedere ai suoi giocatori di andarci piano e non lo farà. Non sarebbe giusto per mille motivi, e non parliamo di massimi sistemi, ma del fatto che andarci piano non è la miglior ricetta per preparare una finale. Di non rischiare e non esagerare, quello sì.
San Siro aperto. Nel frattempo, si lavora per aprire il Meazza il 10 giugno, con maxi-schermi per i tanti che rimarranno a Milano. All'inizio della prossima settimana dovrebbe partire la vendita dei biglietti, con prezzi abbastanza popolari. La capienza dovrebbe essere leggermente inferiore a quella dell'Olimpico di Roma, dove ieri si sono sfiorate le sessantamila persone.
Col Torino può giocare. E poi… La risposta la darà soltanto il campo, ma finora Simone Inzaghi ha fatto capire, parole e fatti, che su Skriniar intende contare. Contro il Torino, fisiologicamente a gara in corso, e se servirà pure contro il City, non certo da titolare a scanso di equivoci. Conta su Milan come su tutti, ma proprio tutti: D'Ambrosio è tornato a disposizione, Mkhitaryan ci crede, Correa un po' meno ma per una finale di Champions League qualche straordinario si fa ben volentieri. Nel mezzo, per carità, la gara contro i granata: un tecnico non può chiedere ai suoi giocatori di andarci piano e non lo farà. Non sarebbe giusto per mille motivi, e non parliamo di massimi sistemi, ma del fatto che andarci piano non è la miglior ricetta per preparare una finale. Di non rischiare e non esagerare, quello sì.
San Siro aperto. Nel frattempo, si lavora per aprire il Meazza il 10 giugno, con maxi-schermi per i tanti che rimarranno a Milano. All'inizio della prossima settimana dovrebbe partire la vendita dei biglietti, con prezzi abbastanza popolari. La capienza dovrebbe essere leggermente inferiore a quella dell'Olimpico di Roma, dove ieri si sono sfiorate le sessantamila persone.
Altre notizie
Ultime dai canali
salernitanaLa “storia aziendale ” della Salernitana Serie B 66/67 e alcune curiosità sui dati spettatori dal 2000
juventusBargiggia: ''I segnali che mi arrivano sono quelli dell'addio di Allegri''
napoliAuriemma: "Calzona in conferenza? Domani dirà una cosa precisa, ma è tardi"
interCaressa: "Inzaghi si è mosso diversamente dall'anno scorso. Mkhitaryan vero MVP a centrocampo"
romaUdinese, Bijol: "È il momento più difficile della mia carriera"
atalantaEmpoli, Nicola pensa a Niang contro la Dea
interBonolis: "Complimenti alla società Inter, professionisti seri"
napoliClamoroso As: la Spagna (nazionale e club) rischia l'esclusione dalle competizioni Uefa
Primo piano