
Il ko di Arnautovic, le frasi di Dzeko e quelle di Marotta. Inzaghi deve convivere con l'emergenza
Nelle prossime ore si saprà qualcosa di più in merito all'infortunio rimediato ieri da Marko Arnautovic. Subentrato a Lautaro nel secondo tempo, l'attaccante austriaco s'è fermato poco dopo il suo ingresso in campo per una distrazione muscolare ai flessori della coscia sinistra. Presto gli esami specifici, che diranno di più su tempi di recupero non brevi e costringeranno mister Inzaghi almeno fino alla sosta ad andare avanti con chi c'è: Lautaro Martinez, Marcus Thuram e Alexis Sanchez.
L'Inter non tornerà sul mercato degli svincolati. "Sono certo che Inzaghi troverà il giusto rimedio. Andremo avanti con questo organico", ha dichiarato questa mattina l'amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta che ha chiuso alla possibilità di nuovi innesti. Tre attaccanti almeno per le prossime cinque partite, magari con l'inserimento nell'organico di Amadou Sarr, centravanti della Primavera di Chivu.
Poche partite ed è subito emergenza. Un infortunio che fa subito scattare l'allarme, ma non sorprende visto lo storico di un calciatore che, anche lo scorso anno, s'è fermato due volte per infortunio saltando complessivamente più di due mesi di partite col Bologna. Ma Arnautovic questa estate arriva dopo che l'Inter aveva già più volte cambiato i suoi piani per l'attacco. Si profila, a un certo punto, come l'unica opzione possibile visti i costi troppo alti per Balogun e l'idea già concreta di puntare su Pavard.
Il centravanti austriaco sbarca a Milano a Ferragosto, dopo che l'Inter aveva già sacrificato Dzeko in nome di un Lukaku che poi non è mai arrivato: "Io sarei rimasto molto volentieri, all'Inter stavo veramente benissimo - ha detto la scorsa settimana il centravanti bosniaco -. Guardando la scelta su di me ero sicuro che l'Inter l'avesse fatta anche per dare più fiducia a Lukaku e non avere un giocatore diciamo importante come me che gli avrebbe potuto dare un po' di fastidio e che magari non lo avrebbe fatto essere sempre titolare, per questo sono rimasto veramente sorpreso dal fatto che alla fine Lukaku non è andato all'Inter".
L'Inter non tornerà sul mercato degli svincolati. "Sono certo che Inzaghi troverà il giusto rimedio. Andremo avanti con questo organico", ha dichiarato questa mattina l'amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta che ha chiuso alla possibilità di nuovi innesti. Tre attaccanti almeno per le prossime cinque partite, magari con l'inserimento nell'organico di Amadou Sarr, centravanti della Primavera di Chivu.
Poche partite ed è subito emergenza. Un infortunio che fa subito scattare l'allarme, ma non sorprende visto lo storico di un calciatore che, anche lo scorso anno, s'è fermato due volte per infortunio saltando complessivamente più di due mesi di partite col Bologna. Ma Arnautovic questa estate arriva dopo che l'Inter aveva già più volte cambiato i suoi piani per l'attacco. Si profila, a un certo punto, come l'unica opzione possibile visti i costi troppo alti per Balogun e l'idea già concreta di puntare su Pavard.
Il centravanti austriaco sbarca a Milano a Ferragosto, dopo che l'Inter aveva già sacrificato Dzeko in nome di un Lukaku che poi non è mai arrivato: "Io sarei rimasto molto volentieri, all'Inter stavo veramente benissimo - ha detto la scorsa settimana il centravanti bosniaco -. Guardando la scelta su di me ero sicuro che l'Inter l'avesse fatta anche per dare più fiducia a Lukaku e non avere un giocatore diciamo importante come me che gli avrebbe potuto dare un po' di fastidio e che magari non lo avrebbe fatto essere sempre titolare, per questo sono rimasto veramente sorpreso dal fatto che alla fine Lukaku non è andato all'Inter".
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