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I due pesi e le due misure della Giustizia Sportiva: il razzismo (non considerato) della Roma e quello punito della JuventusTUTTO mercato WEB
martedì 7 marzo 2023, 18:20Primo piano
di Matteo Barile
per Bianconeranews.it

I due pesi e le due misure della Giustizia Sportiva: il razzismo (non considerato) della Roma e quello punito della Juventus

La Giustizia Sportiva colpisce ancora. E lo fa con un metro di giudizio da due pesi e due misure nei confronti della Juventus. La relazione del dottor Gerardo Mastrandrea viene risaltata anche da multe alla società, che si sono comportate male nell'ultimo fine settimana di questo campionato per via di terze parti. E sono proprio queste il vero punto focale della vicenda, laddove per "terze parti" si fa riferimento ai tifosi. Sono loro ad aver costretto le proprie compagini di riferimento a dover sborsare tanti soldi per pagare alcuni atteggiamenti vandalici, tenutisi all'interno di alcuni stadi. Tra gli impianti più "infuocati" di questa venticinquesima giornata spicca certamente l'Olimpico. I tafferugli, creati dal pubblico sugli spalti, hanno provocato delle sanzioni, che hanno colpito sia la Roma che la Vecchia Signora. Se quest'ultima, però, è stata punita con un'ammenda da 10.000 euro, la società giallorossa è stata multata con 8.000.

"Ammenda di € 8.000,00: alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nei settori occupati dalla tifoseria avversaria numerosi oggetti di varia natura; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.". Questo è il comunicato con cui il Giudice Sportivo, con l'avvallo del presidente della Lega, Casini, ha colpevolizzato la Roma, la quale viene colpevolizzata solo per dei disordini creati dopo la partita. Scorrerebbe tutto liscio nel predetto resoconto, se non fosse che i tifosi romanisti si siano distinti per comportamenti poco gradevoli anche durante la partita. Volete la riprova? Ciò che è successo a Kostić nel finale di partita: il serbo è stato riempito di contumelie di stampo razzista dal pubblico di casa, in seguito alla decisione dell'arbitro Maresca di non espellerlo per il timido fallo di reazione, ravvisato al 76' su Ibáñez. 

"Sei uno zingaro". Queste tre parole sono state omesse nel computo sanzionatorio, adoperato dalla Giustizia Sportiva. Queste tre parole sono riecheggiate forte nell'impianto romano per due motivi: nella fattispecie, non si deve fare i conti solo una mancanza d'educazione e di rispetto di parte del pubblico di fede giallorossa. Già, perchè insulti del genere hanno fatto il paio con quelli, individuati a La Spezia, in occasione di Spezia-Juventus. E, coincidenze, la vittima di questi atti deplorevoli è stato il 17 bianconero. Anche all'indomani di quella sfida non sono stati presi provvedimenti: quindi, se vogliamo, c'è una sorta di coerenza nelle valutazioni di talune casistiche da parte della Giustizia Sportiva, che, però, francamente, non si riesce a capire. Anzitutto, non porre un freno a questo tipo di iniziative non fa altro che incoraggiarle. Ledere il rispetto di una persona è concettualmente sbagliato, specie se, poi, a subire determinate situazioni, risulta essere sempre la stessa in questione. Ciò che, poi, è ancora più sbagliato è non arrestare l'ondata razzista all'indirizzo di un giocatore della Juventus, in particolare, quando la stessa Juventus, in passato, ha subito un trattamento più stringente in quanto a sanzioni avverse per episodi razzismo.

Dobbiamo tornare indietro di quasi dieci anni. Era l'11 novembre 2013. La Giustizia Sportiva, allora diretta dal dottor Gianpaolo Tosel, ha messo a ludibrio Madama. Anche in quel caso il razzismo ha fatto la sua parte: l'allora Giudice Sportivo ha ritenuto opportuno chiudere le curve dell'odierno Allianz Stadium (la Sud per due turni e la Nord per una giornata, ndr) perchè ree di aver proferito degli epiteti di discriminazione territoriale nei confronti della tifoseria del Napoli, accorsa a Torino per assistere alla sfida poi persa per 3-0. “E ora ridiamoci sopra…Vesuvio, lavaCI col fuoco”: questo è lo striscione, esposto dai tifosi bianconeri all'indirizzo di quelli napoletani, che si sono anche sentiti dire in maniera del tutto irrisoria: "Tu sei napoletano, io no". Morale della favola? Oltre alla chiusura dei due settori dello stadio, la Juventus ha dovuto pagare anche 60.000 di multa. Squalifica dello Stadium più multa salata da pagare contro appena 8.000, aggravata da una mancata menzione del razzismo amplificato dell'Olimpico. La disparità di trattamento appare evidente nei pesi e nelle misure (non) adottate. A tutto ciò non c'è un apparente perchè, ma tante domande a cui la Giustizia Sportiva potrebbe/dovrebbe dare una risposta.