Bertinetti: “Voler punire per forza le plusvalenze, che non sono considerate un reato, vuol dire essere in mala fede”

Paolo Bertinetti, professore di Letteratura Inglese all'Università di Torino, è intervenuto oggi nel corso di “Cose di Calcio” su Radio BiancoNera per parlare di Juventus all'indomani del successo nel Derby d'Italia: “Ho sentito le proteste di Inzaghi, ma credo che bisogna capirlo, in quanto la sconfitta di ieri rischia di costargli il posto. Ma sono proteste senza un grande fondamento in quanto le immagini mostrate dalla Rai ha fatto vedere che non c'è alcun tocco di mano e la redazione Rai non mi sembra sia mai stata pro Juve. Poi se nonostante tutto si vuole tirar fuori la polemica e risalire a Iuliano-Ronaldo e cose del genere, che lo facciano pure, pazienza. Parlando di questioni extracampo, mi aspetto che alla Juventus tolgano la penalizzazione che poi magari gli ridaranno sotto altra forma.

La Procura di Torino dopo la vittoria in Champions del '96 indaga con costanza sulla Juventus, perchè chi vince troppo da sempre fastidio, soprattutto in Italia dove la Giustizia Sportiva non è giustizia e non è nemmeno sportiva per cui sono convinto che se per caso verrà rivista la penalità troveranno un modo per affibbiarne un'altra ai bianconeri. La verità però è che la plusvalenza non è normata come reato che io ne faccia una o dieci, inoltre le decisioni precedenti su questo argomento confermano che le plusvalenze non sono punibili, bisogna essere in malafede per volerle punire a tutti i costi. Per quanto riguarda invece la manovra stipendi non so dire se ci siano stati errori, ma a livello societario la Juventus si è premunita chiamando grandi esperti. Io non saprei giudicare su questo aspetto, ma va ricordato che questa manovra è stata portata avanti in un momento di emergenza assoluta e credo questa sia una cosa di cui si debba tenere necessariamente conto in sede di giudizio”.