Allegri panchina e scrivania, Conte suggestione, Tudor assist

Allegri, Conte e Tudor sono tre nomi inevitabilmente accomunati dalla Juventus. In questi giorni le loro storie s'intrecciano tra passato, presente e possibile futuro. Max è l'uomo del momento,ai limiti dell'eroe considerando la risalita fino a ritrovarsi a soli sette punti dalla zona Champions. Ovviamente malgrado il -15 inflitto in modo quanto meno discutibile dalla Corte Federale. “Arrivare tra le prime quattro nonostante la penalizzazione, equivarrebbe a tre scudetti consecutivi”, ha dichiarato il tecnico livornese. Allenatore e riferimento principale, un sostanziale manager. Chiamato a difendere la squadra e in generale il club. Le ultime interviste sono emblematiche. Fermo restando una sacca di resistenza “no Max”, su di lui è tornato il sereno dopo le critiche dei mesi scorsi. Eppure la permanenza non è scontata al 100%. O meglio, dipende dai risultati. Nella Juve i bilanci si fanno a fine stagione, vale per tutti. Occhio però perché sta prendendo quota l'ipotesi secondo cui Allegri potrebbe diventare dirigente, magari Direttore tecnico. Proprio in virtù delle sue capacità manageriali. Vedremo.

Nel frattempo Conte è libero dopo il divorzio con il Tottenham. E' tornato a Torino per ovvi motivi famigliari. Inevitabile l'accostamento con la Juventus e non solo. Si parla anche di Inter, Roma e Nazionale. Il tecnico salentino in caso di chiamata di John Elkann quanto meno si metterebbe attorno ad un tavolo per capire se esistano o meno i presupposti per un ritorno. Poi però c'è la questione economica: in Inghilterra guadagnava 17 milioni l'anno. Troppi per la Juventus che peraltro non potrebbe assicurare all'ex ct azzurro un mercato di grandi. Salvo ribaltoni, al momento il nome di Conte possiamo inserirlo nella casella suggestioni, oppure in quella dei sogni, considerando chi lo vorrebbe di nuovo.

E se la Juventus decidesse di aprire le finestre per fare entrare un po' d'aria fresca alla Continassa? Tudor è un profilo apprezzato. Intanto anche lui è un ex calciatore bianconero (per una stagione compagno di squadra di Conte), quindi conosce bene le dinamiche della società. Il suo Marsiglia è la rivelazione della Ligue 1, secondo alle spalle del Psg. Aveva fatto bene anche a Verona. Poi le incomprensioni da vice di Pirlo alla Juventus, anche se qualcuno racconta che malgrado gli attriti con il Maestro, avesse grande peso. Igor non ha nascosto il suo amore per Madama. Ribadito anche nel corso di un'intervista rilasciata ieri a l'Equipe. “La Juve è un top club assoluto. I motivi per cui vince? Perché sceglie le persone giuste e le mette al posto giusto”. Autocandidatura? Au revoir.