Allegri out? L’intoppo dell’ingaggio, risoluzione difficile

La Juventus si trova con una brutta gatta da pelare in attesa dell’annuncio del nuovo direttore sportivo. In società prevale la linea del cambiamento anche per la panchina ma l’Allegri out si sta rivelando molto complicato. Il tecnico livornese è blindato a Torino da altri 2 anni di contratto da 7 milioni netti a stagione, circa 13 lordi, più bonus. Un ingaggio monstre che inevitabilmente condiziona la nuova Juve nella scelta della guida tecnica per la stagione 2023-2024.

Massimiliano Allegri, in caso di vittoria contro l’Udinese, ritiene di aver rispettato sul campo l’obiettivo posto dalla società, ovvero quello di entrare tra le prime quattro della classifica, ma di esservi rimasto fuori solo per decisione della giustizia sportiva. Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Bianconeranews, nell’ultimo incontro con la Francesco Calvo, Max avrebbe ribadito questa sua posizione, in ragione della quale non intenderebbe firmare una risoluzione consensuale rinunciando a parte degli emolumenti dovuti.

Posto che la nuova Juventus ha tracciato l’identikit per il nuovo allenatore in un tecnico di fascia “media” (no secco ad Antonio Conte), non molto costoso, che dia un nuovo gioco alla squadra lavorando con tanti giovani, a questo punto John Elkann si trova di fronte ad un bivio. Prendere ugualmente il nuovo allenatore (Igor Tudor rimane in pole position) e pagare Allegri ugualmente per altri due anni, oppure tenere l'attuale tecnico per almeno un altro anno nonostante sia ormai inviso, oltre che alla dirigenza, anche da una fetta dello spogliatoio. Un’opzione, quest’ultima, che non avrebbe molto senso se si è scelto di procedere senza indugi sulla via del cambiamento. L'impressione è che alla fine il divorzio si consumerà ugualment, magari con termini meno amichevoli.