Materazzi: "Meglio essere chiamato figlio di p*****a che juventino"

Marco Materazzi e la Juventus non sono mai andati d'amore e d'accordo, non fosse altro per una pura questione di carattere calcistico. Il difensore ha sempre preso le parti di squadre, che, per un motivo o per un altro, hanno avuto sempre costituito un "ostacolo" per la Vecchia Signora: il 14 maggio del 2000 ha contribuito a strappare lo scudetto a Madama e a consegnarlo alla Lazio, quando vestiva la maglia del Perugia sotto il nubifragio, abbattutosi sul Curi. Questa rivalità occasionale si è trasformata in qualcosa di più forte nel corso dei nove anni, trascorsi all'Inter. La lunga militanza in nerazzurro ha fatto evolvere in lui un senso di "antijuventinità", che non si è dissipato nel tempo. Nemmeno adesso che non è più protagonista in campo. Infatti, l'ennesima dimostrazione di tale rapporto conflittuale con i colori bianconeri si è consumato recentemente. Questa volta, però, l'Inter non c'entra: come dichiarato al programma podcast "Passa Dal BSMT", il contesto dell'ennesima avversione verso la Juventus si è verificata a Napoli in seguito alla vittoria dello scudetto da parte degli azzurri. Di seguito, proponiamo le sue parole, che descrivono non solo l'accaduto, ma anche le parole, rivolte a un tifoso partenopeo:

"Ero a Napoli: non parteggio per loro, ma mi ha fatto piacere abbiano vinto lo scudetto perché vedere una città lasciarsi andare a festeggiamenti importanti è bellissimo. Sono uscito, ero al telefono e una persona mi dice 'ma si tu?'. E io dico di sì. Quello ribatte "ma davvero?", "Si", ho detto ancora. "E tu vieni qua senza dire niente?", mi dice. Io non avevo mai visto questa persona ed ero al telefono: pertanto non ho risposto. E allora mi dice: "O, ma non parli, sei proprio juventino!". Cioè, no, m'avesse offeso... tipo dimmi figlio di pu*** ma juventino no".