
Pedullà: "Vlahovic e Chiesa imprescindibili. Allegri ha capito che la sua tattica era suicida"
Nel suo editoriale su Sportitalia, Alfredo Pedullà è tornato a parlare di Juventus: "Quei due sono imprescindibili. Quei due si chiamano Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. Quei due, lo abbiamo ripetuto mille volte nel giro di un paio di mesi, sarebbero andati via dalla Juve soltanto in presenza di proposte faraoniche, irrinunciabili. Traduzione: 90 milioni per Dusan, almeno 60 per Federico. In assenza di simili iniziative, non si sarebbero mossi da Torino. Soltanto il PSG aveva pensato di investire quei soldi per Vlahovic, ma poi ci ha riflettuto (dopo aver trovato un accordo con il serbo) e ha deciso di cambiare canale e di battere altre strade. Una fortuna per la Juve, nessuno avrebbe potuto sostituire Dusan".
E ha aggiunto: "Adesso la domanda è: ma se questa è la stessa Juve di pochi mesi fa (con un Weah in più e un Di Maria o un Paredes in meno) perché nella scorsa stagione la squadra faceva talmente schifo da sembrare molto più che un obbrobrio? Semplice: Allegri ha capito che la sua tattica suicida, tutti indietro e ripartenza, era un invito per gli avversari. E ha modificato qualcosa: la Juve non aspetta, spesso aggredisce, i primi 15-20 minuti contro la Lazio sono stati straordinari. Ecco, proprio questo avevano chiesto a Allegri, due anni dopo l’ha intuito. E questa è un’aggravante che dimostra come i risultati sarebbero stati migliori se Max avesse osato di più".
Ha poi chiuso dicendo: "Non sappiamo se la Juve lotterà per lo scudetto, ma di sicuro sappiamo che al terzo anno Max ha tolto le barricate per proporre un po’ di calcio".







