
Juventus: aumento di capitale più sostanzioso per restituire il bond?
Il Consiglio d’Amministrazione della Juventus ha rinviato l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2023 ad ottobre, tra il 2 e il 6 del mese. È chiaro che, nonostante i grandi risparmi effettuati in estate da Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna, si tratti di un momento molto delicato per il club bianconero, che deve rilanciare il progetto tecnico e consolidare il programma per i prossimi anni.
Smentita seccamente l’ipotesi di cessione della società, rimane in piedi quella dell’ingresso in società di un socio di maggioranza, che potrebbe negli anni aumentare le proprie quote. Per l’immediato, però, prende sempre più quota un aumento di capitale, che sembrava dovesse essere “minimo”, ma invece dovrebbe essere più corposo. Quanto? Al momento il range è molto ampio, anche perché c’è da prendere una decisione importante anche sul bond emesso dalla Juve a febbraio del 2019.
È stato ribattezzato il “bond CR7”, proprio perché i 175 milioni incassati allora con l’operazione consentirono sostanzialmente di sostenere l’arrivo di Cristiano Ronaldo. Il 19 febbraio prossimo, però, questo bond arriverà a scadenza e il rifinanziamento ai tassi elevati attuali potrebbe non essere affatto una buona idea. Possibile, secondo indiscrezioni raccolte da Bianconeranews, che la proprietà della Juventus decida invece di restituire la cifra proprio tramite questo aumento di capitale, che diventerebbe dunque assai corposo.







