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tmw / juventus / Editoriale
Tudor è cosciente del suo destino: Juve e tifosi ringraziatelo a prescindereTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:05Editoriale
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Tudor è cosciente del suo destino: Juve e tifosi ringraziatelo a prescindere

La Juve deve battere il Venezia per andare in Champions League senza fare calcoli: comunque finisca la stagione, pare segnato il futuro di Tudor

“Non mi sento inferiore a nessuno”. Così Tudor alla domanda sull'ombra di Conte: per la prima volta il tecnico della Juve ha risposto in modo un po' stizzito alla domanda di un giornalista.  E quache sguardo dice molto sul suo stato d'animo, tipico di chi sa di avere il destino segnato. Umanamente comprensibile, ma questo non gli impedisce di dare tutto se stesso per portare la squadra in Champions League. Il minimo sindacale, per evitare il fallimento sotto il profilo sportivo, ma soprattutto indispensabile per i noti motivi di natura economica. Con o senza qualificazione cambia il mercato e di fatto tutta la programmazione. Sicuramente anche il giudizio, anzi il bilancio sullo stesso Tudor. Finora 4 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta, quella di Parma che si spera non sia fatale. La sintesi di questo percorso finora è il quarto posto, quindi bianconeri padroni del loro destino. Con un blitz a Venezia la missione sarebbe compiuta, in verità potrebbe bastare anche un pari, ma a quel punto dipenderebbe dai risultati di Roma e Lazio. Quindi per evitare brutte sorprese, bisogna vincere. Punto.

Salvo ribatoni, però, la Champions non basterà a Tudor per avere la conferma sulla panchina della Juve. Conte in realtà rappresenta più di un'ombra, il suo ritorno è una possibilità molto concreta, parente stretta di una certezza. Gli spifferi che arrivano da chi conosce bene le cose della Continassa da qualche mese parlano di un intervento di Elkann per riavere sulla panchina bianconera l'artefice della rinascita post Calciopoli. Culminata poi con i nove scudetti consecutivi, i primi tre targati Antonio. Comunque sia, Igor guiderà la Vecchia Signora anche al Mondiale per Club. Questo dice il contratto. Salvo colpi di scena, per esempio le dimissioni di Tudor già domenica sera dopo la trasferta di Venezia. Ipotesi che si sta facendo strada da un paio di giorni. Sarebbe un problema per la Juve e forse lo stesso allenatore croato non ne uscirebbe benissimo.

Una cosa è auspicale: comunque finisca la stagione, la Juve e i suoi tifosi ringrazino Tudor. Intanto perché è partito da Spalato con la sua macchina, percorrendo oltre mille chilometri di notte, per firmare il contratto con la squadra del suo cuore. Sta affrontando con passione e professionalità una situazione difficile, complice le macerie lasciate dalla gestione precedente: ha trovato una squadra tatticamente disorientata e mentalmente fragile. La cura ha portato benefici, non la guarigione completa. Sconfitta a parte, a Parma si sono rivisti i fantasmi di mottiana memoria. Serve un ultimo sforzo per centrare l'obiettivo. Poi il Mondiale per Club (salvo i ripensamenti di cui sopra), prima di lasciare la truppa in mano a Conte. Nel frattempo, grazie Igor.