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IL TERZO TEMPO - Bonucci-Caldara, l'affare l'ha fatto la Juve. In estate nessuno lo avrebbe detto. Periodo decisivo della stagione, con finale thrilling a San SiroTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 17 ottobre 2018, 12:00Primo piano
di Luigi Risucci
per Tuttojuve.com

IL TERZO TEMPO - Bonucci-Caldara, l'affare l'ha fatto la Juve. In estate nessuno lo avrebbe detto. Periodo decisivo della stagione, con finale thrilling a San Siro

Bonucci si è ripreso la difesa di Madama, con personalità sorprendente. Lo scambio con Caldara (per ora) è oro colato per i bianconeri. Tra Milano e Manchester si segna la stagione.

La Juventus solo giovedi, con il rientro di Dybala ed Alex Sandro dalle rispettive nazionali, si ritroverà a ranghi completi. Fino alla prossima pausa, in programma a metà novembre, la stagione potrebbe già prendere una piega ben precisa, sia in Italia che sul palcoscenico europeo. Il campionato proporrà prima le sfide tutt'altro che proibitive contro Genoa, Empoli e Cagliari, per poi chiudere il terzo mini-ciclo stagionale a San Siro, per un Milan-Juventus mai così ricco di significati e spunti negli ultimi anni. In mezzo ci sarà la doppia sfida Champions al Manchester United di Mourinho, in quella che sembra una riedizione delle grandi partite continentali degli anni novanta, in cui i protagonisti erano Del Piero e Inzaghi da una parte e la coppia terribile Yorke-Cole dall'altra. I Red Devils non attraversano, per la verità, un periodo felicissimo, mentre i bookmakers d'oltremanica danno il guru portoghese sull'orlo del precipizio chiamato “esonero”. Di certo, non prendere almeno tre punti nella doppia sfida ad Allegri sarebbe il colpo di grazia per l'ex Inter, chiamato ad un pronto riscatto europeo vista la situazione (già compromessa) in Premier ed il passo falso casalingo contro il Valencia. I posteri diranno se i grandi ex, Cristiano Ronaldo e Pogba, reciteranno la parte dei protagonisti in due partite decisive per il passaggio del turno. Se i bianconeri, in settimana investiti del ruolo di favoriti anche da Guardiola, centrassero 4 punti nella doppia sfida avrebbero il passaggio del turno in tasca. Con due vittorie, si assicurerebbero addirittura il primo posto ed un ruolo da testa di serie nei sorteggi della fase eliminatoria. Ronaldo è stato (a buon diritto) privato dell'ingiustizia di una squalifica troppo lunga per la presunta reazione su Murillo, ed ha voglia di timbrare il cartellino anche in Champions, nella competizione che per antonomasia lo identifica come il padrone di casa. Si è detto che il miniciclo vedrà la sua fine nella succulenta sfida di domenica 11 novembre al Milan di Gattuso. Sfida interessante perchè sarà il gustoso antipasto della finalissima di Supercoppa Italiana, in programma a gennaio, e perchè vedrà per la prima volta Higuain tornare da avversario contro le zebre. In estate si è discusso molto attorno alla clamorosa doppia operazione (la seconda per importanza, dopo CR7, del calciomercato italico) che ha traghettato il Pipita e Caldara all'ombra del Duomo, riportando Bonucci ed un cospicuo conguaglio in cambio, a Madama. Ad agosto ero uno dei più scettici, soprattutto riguardo allo scambio tra il giovane centrale venuto da Bergamo ed il vecchio, saggio Bonnie, apparso più che involuto nella sua stagione da capitano al Milan. Il giovane Mattia sembrava aver davanti un futuro roseo, viste le grandi cose fatte intravedere con Gasperini, anche in campo europeo e l'anagrafe che lo vedeva come uno dei migliori prospetti italiani nel suo ruolo. Bonucci sarebbe stata quella che i meno nostalgici pallonari chiamano “minestra riscaldata”, anche un po' troppo invecchiata, viste le 31 primavere sul groppone del centrale viterbese.

I fatti, ad oggi, hanno smentito un po' tutti. Bonucci in stagione ha saltato appena novanta minuti, per pura scelta di turnover di Allegri, si è preso con l'amico Chiellini le redini della difesa, tornando a giganteggiare dal punto di vista tecnico, al netto di un paio di leggerezze che sono costati due gol a Szczezny. Per lui anche un gol, non di poco peso, nel big match col Napoli. A tratti c'è stata la sensazione che il tempo si fosse fermato prima del suo sbarco a Milano per poi riprendere il suo inesorabile corso, al ritorno in bianconero. Fa parte dell'irrazionale del calcio, delle cose che difficilmente si spiegano a parole, che dipendono dalla testa e dalle motivazioni di ciascun uomo, prima che del calciatore. Impietoso il confronto con Caldara, per ora vero e proprio oggetto misterioso, visto che Gattuso, per un motivo o per un altro, gli ha preferito sempre Musacchio o il redivivo Zapata. Per l'ex atalantino una sola presenza, per altro in Europa League, contro i modesti lussemburghesi del Dudelange. Gattuso ha dapprima fatto intendere che il ragazzo dovesse inserirsi pian piano nei meccanismi difensivi per adattarsi alla nuova realtà, poi ha dovuto fare i conti con una pubalgia che preoccupa non poco lo staff medico rossonero. Del resto, anche a Bergamo, il difensore aveva mostrato accanto alle indubbie doti tecniche, una fragilità fisica inusuale per un ragazzone della sua età. Tutti sotto, a partire dal sottoscritto, a chiedere scusa alla società per le esagerate critiche agostane. L'affare, per ora, l'ha fatto senza dubbio la Juventus. E' stato con tutta probabilità l'ultimo grande colpo di Marotta, o forse proprio l'affare della discordia tra l'ex dg ed Agnelli, come paventato da certa stampa. Non lo sapremo mai, perchè i veri motivi delle separazioni, alla Juventus, non sono mai emersi e probabilmente mai emergeranno. Ci si lascia da signori, perchè da signori si è collaborato. Per questo, e per molto altro, un caloroso “buona fortuna” a Beppe Marotta, per un prosieguo di carriera carico di soddisfazioni.

mourinho milano 03/11/2010 calcio uefa champions league 2010-2011 milan-real madrid © foto di Alberto Fornasari