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ESCLUSIVA TJ - Giovanni Koetting: "CR7 e tanti altri avrebbero giocato nella mia Juve, Dybala più trequartista di Bernardeschi. Udinese? Grandi motivazioni dopo il ko con la Lazio"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 13 dicembre 2019, 11:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Giovanni Koetting: "CR7 e tanti altri avrebbero giocato nella mia Juve, Dybala più trequartista di Bernardeschi. Udinese? Grandi motivazioni dopo il ko con la Lazio"

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore bianconero e doppio ex della sfida con l'Udinese, Giovanni Koetting, per parlare approfonditamente delle ultime vicende in casa Juve e non solo:

Il 4-1 dell'anno scorso è solo la punta dell'iceberg, negli ultimi anni Juventus-Udinese è stata una passerella per i padroni di casa. Quale il tuo parere su questa sfida?

"Il risultato dipenderà tutto dalla Juventus e dal suo approccio, sarà fondamente la voglia di interpretare al meglio questo incontro. Quest'anno c'è stata qualche difficoltà di troppo contro le squadre di metà classifica, ma la partita con la Lazio ha dato grandi motivazioni alla squadra che deve ripartire e iniziare a rosicchiare punti alla prima in classifica".

Quale sarà l'atteggiamento dei friulani allo "Stadium"? L'Udinese nell'ultimo turno ha conquistato un ottimo pareggio contro il Napoli.

"Sì, ma il Napoli nell'ultimo periodo non godeva di grande salute. L'Udinese dovrà cercare di difendersi e sfruttare le poche occasioni che avrà, anche perché la Juventus in questa stagione mira molto al possesso palla e alla propositività dei suoi attacchi".

Un dato statistico però salta all'occhio: la Juventus, in campionato, ha segnato davvero pochi gol. Te lo aspettavi, soprattutto in virtù del parco attaccanti a disposizione di Sarri?

"Penso che l'attacco potrebbe migliorare il suo rendimento, ma non credo che sia soltanto un problema degli attaccanti. Forse lo è di tutti. La caratura della Juventus costringe ancor di più gli avversari a giocare in difesa. Ciò che apprezzo di Sarri è che sta cercando il bandolo della matassa, continua a ricercare gli equilibri e sta lavorando per mettere in campo contemporaneamente quei tre pezzi grossi lì davanti. Credo si arriverà a questa soluzione".

Fa bene Sarri ad insistere sulle sue idee, come il modulo, invece di adeguarsi alle caratteristiche dei giocatori a disposizione?

"Non mi sembra che stia insistendo più di tanto sulle sue idee; sicuramente sta portando avanti i suoi concetti, tra l'altro ad inizio anno con il cambiamento di modulo ha fatto capire che guarda molto alle caratteristiche dei suoi giocatori. Non è tanto il 4-3-3 o il 4-3-1-2, perché se la Juve interpreta al meglio questo schieramento è in grado di far male a tutte le squadre europee e mondiali".

Però la Juventus, in rosa, sembra avere più l'esterno in grado di far la differenza che il trequartista capace di cambiar passo. Sarri sta provando spesso e volentieri la soluzione Bernardeschi, ma il nazionale azzurro non sembra vivere proprio un momento felice.

"Trovo, invece, che Bernardeschi si dia molto da fare ed è molto propositivo. Ma senza nulla togliere a lui, Dybala in questo momento è più decisivo. Per me potrebbe far benissimo il ruolo di trequartista".

Chi proverà a mettere in difficoltà Sarri è Demiral, per te lo rivedremo ancora in campo in questo 2019?

"Non conoscevo questo ragazzo, per la prima volta l'ho visto con il Leverkusen e mi ha fatto una buona impressione. Non abbiamo grossi problemi in difesa, come centrale c'è anche Rugani che è un buon difensore. Poi, ovviamente, quando giochi poco non è mai facile calarti subito nella parte e rendere al massimo. Entrambi possono far rifiatare i due titolari. de Ligt? E' giovane: giocare in Olanda è una cosa e in Italia un'altra. Qui tutte le partite presentano delle insidie, ha pagato un po' a livello di fortuna perché sembrava avesse la calamita. Mi sembra un ragazzo bello spesso, sicuramente farà molto bene e rappresenta l'avvenire bianconero. Diventerà un centrale fortissimo".

Quale tra i giocatori attuali della Juventus giocherebbero nella tua dei primi anni '80?

"Più di uno, sicuramente, avrebbe giocato nella mia Juve. Quella in cui ho giocato dal 1982 al 1985 aveva tanti giocatori leader nelle proprie nazionali ed era difficilissimo trovare spazio. Penso, comunque, a Ronaldo, Dybala, Pjanic, Buffon, Chiellini: loro potevano giocare anche trent'anni fa. Però il calcio è cambiato tanto, quelli della mia generazione avevano il mito di Cruijff e quelli dell'attuale parlano di Messi e Cristiano. E' sempre difficile trovare una identità".

Come vedi il campionato? L'Inter potrebbe risentire della sconfitta in Champions?

"Non credo che l'Inter ne risentirà, ma non sarà soltanto una lotta a due. La Lazio potrebbe avere delle ambizioni, arricchite maggiormente dall'eliminazione in Europa League. I nerazzurri potrebbero avere qualche problema perché giocheranno il giovedì sera in Europa League, ma sicuramente la sfida andrà avanti fino alla fine".

Si ringrazia Giovanni Koetting per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.