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ESCLUSIVA TJ - Gianfranco Zigoni: "Stasera non tiferò nessuno, Chiellini è la chiave per vincere tutto. Juve? Per me dovrebbe giocare sempre con 5 punte..."TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 22 gennaio 2020, 11:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Gianfranco Zigoni: "Stasera non tiferò nessuno, Chiellini è la chiave per vincere tutto. Juve? Per me dovrebbe giocare sempre con 5 punte..."

"In questo periodo sono profondamente triste, pochi giorni fa è scomparsa una persona perbene e umile come Pietro Anastasi con cui avevo giocato ai tempi della Juventus. Ci sono rimasto davvero tanto male". Nonostante il tema del giorno in casa bianconera è la sfida con la Roma, un commosso Gianfranco Zigoni - ex calciatore di entrambe le compagini - ricorda con affetto l'ex compagno di squadra volato in cielo lo scorso venerdì. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per affrontare insieme anche gli ultimi avvicendamenti in casa Juventus:

Domanda subito per rompere il ghiaccio: Juve o Roma, chi tiferai?

"Ho nel cuore entrambe le formazioni, non farò il tifo per nessuna e mi auguro una bella partita. La Juve, anche se non avrà la stessa rabbia che possiede in campionato, resta la squadra da battere. Ha una rosa composta da tutti titolari, Sarri ha l'imbarazzo nelle scelte. Sicuramente per la Roma sarà una partita molto importante per un trofeo che manca da tanti anni in bacheca. Staremo a vedere, che vinca il migliore".

La Roma invece avrà delle scelte obbligate, visti i tanti infortunati.

"Sì, ho letto che non ci sarà Dzeko. Quella è una grossa perdita, perché intimorisce i difensori avversari anche se non segna. Al suo posto credo giocherà Kalinic, non ha ancora fatto gol in questa stagione e penso non stia vivendo bene questo momento. Ecco perché gli auguro di segnare questa sera, così finalmente può sbloccarsi. Per gli attaccanti questi sono sempre momenti molto duri da affrontare".

Spesso viene criticato perché si dice che la sua Juve subisce troppi gol.

"Ricordo sempre che per vincere bisogna fare un gol in più dell'avversario. La Juve ha quattro punti di vantaggio sull'Inter che quest'anno è una squadra fenomenale, stasera si gioca l'accesso alla semifinale di coppa e in Champions è passata con due turni di anticipo. Bisogna sempre criticare qualcuno e puntargli il dito contro: l'altro ieri era Conte, ieri Allegri, oggi Sarri e domani 'avanti il prossimo' come recitava la canzone 'Bella senz'anima' di Cocciante. E aggiungo: quest'anno vincerà la coppa dalle grandi orecchie".

Quindi sei sicuro che la Juventus vincerà la Champions?

"Sì, è ciò che penso se dovesse tornare a pieno regime Giorgio Chiellini. E' vero che a livello difensivo si balla un po', ma quando tornerà in campo il migliore al mondo le cose cambieranno. E' il numero uno, alla sua età è ancora un grande fenomeno. L'olandese de Ligt ha un futuro avvenire, Bonucci però è a mio avviso un discreto difensore. Bravissimo nell'impostazione, non riesce in marcatura ad essere all'altezza del suo compagno infortunato. Lasciami aggiungere un aneddoto molto curioso".

Prego.

"Mentre Chiellini gioca ancora ad altissimi livelli, io alla sua età ero già in pensione (sorride ndr). Mi ero rotto le scatole di giocare a calcio, infatti durante la mia ultima stagione a Brescia decisi di tornare dalla mia famiglia senza avvisare nessuno della società. Letteralmente andai via. Oggi non sarebbe possibile farlo e succederebbe un gran caos, ma all'epoca mi comportai così e sento di aver preso ancor oggi la decisione giusta".

Tornando a Sarri, come sta gestendo i giocatori offensivi?

"Ho deciso di non fare l'allenatore proprio per questo motivo, perché non sarei stato in grado di tenere in panchina nessuno. Spesso mi chiedo come faccia Sarri a lasciare in panchina uno come Higuain o Douglas Costa, a me i giocatori offensivi della Juventus piacciono tutti. E li farei giocare sempre insieme. Come? Il modulo che sceglierei è il 4-1-5: in mezzo al campo un medianaccio come Emre Can o un recupera palloni come Matuidi, poi Douglas Costa, Ramsey, Dybala, Ronaldo ed Higuain. Un po' come accadeva ai miei tempi. Ma io non sono l'allenatore della Juventus".

Si ringrazia Gianfranco Zigoni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.