Barcellona, ecco perchè si rimpiange Arthur

Secondo la stampa spagnola, la cessione di Arthur può essere un errore, Arthur è stato uno dei pochi che ha soddisfatto il pubblico dei Culé con il suo calcio. Ha avuto momenti di ottimo calcio e a tutti è piaciuto il fatto che assomigliasse tanto a Xavi. 

Anche il brasiliano voleva rimanere. Gli era chiaro che il Barcellona era il luogo dove voleva giocare. A 23 anni, ha un sacco di carriera davanti a sé per migliorare e crescere come calciatore. Ma la direzione aveva altri piani. 

La Juve era disposta a dare ora al Barça quei 70 milioni (che alla fine sono stati 72), ma ha chiesto in cambio che per il prossimo corso (già dal 1° luglio) ne pagasse 60 per Pjanic. Vale a dire che il Barça inizia già il 2020/2021 con -60 del transfert del bosniaco, che inoltre, ha uno stipendio di 7,5 milioni netti all'anno, di gran lunga superiore ai 2,5 di Arthur. 

Un trasferimentodifficile da ammortizzare a causa della sua età (30 anni) e del prezzo d'acquisto. Molto probabilmente, entro il 2022 (un anno dalla fine del suo contratto), Pjanic non varrà la metà e speculerà sulla sua possibile uscita gratuita dalla squadra, come avviene per gli altri giocatori della squadra attuale.

Invece di pagare quei 60 milioni per un giocatore avanti nella carriera, si potevano investire 50 milioni per Sandro Tonali, una delle più grandi promesse del calcio italiano e che gioca nella stessa posizione. Sarebbe meglio vendere Arthur e prendere Tonali