DA ZERO A DIECI - TEMPI E PENNE DA ZERO, RABBIA DA DIECI

Una giornata nera, per non dire altro, tra Coni, tempi di squalifiche, sentenze, errori di squadra ed arbitrali, un mix perfetto che far venire mal di pancia al tifoso più tranquillo. 

ZERO - ai tempi della sentenza e all'arbitro La Penna. Tempi della sentenza perfetti per destabilizzare, togliere un titolare a un'ora dalla partita è una vergogna., Zero anche a La Penna, non andiamo sul personale, ma non ne azzecca uno, da Cuadrado a Borja Valero, ai rigori.

UNO - come le sconfitte in campionato, la prima arriva quando non ce l'aspettavamo, in un momento in cui bisogna accelerare arriva il freno.

DUE - come le vittorie consecutive in campionato, si poteva eguagliare, il numero ma rimaniamo alle due con Genoa e Torino, insomma, le colpe sono anche di questa squadra, lo ripetiamo o si iniziano a vincere 4-5 partite di fila se non di più se no possiamo salutare ogni ambizione, che forse è già stata salutata.

TRE - come le reti subite, una deflagrazione che in dieci arriva con le reti di Alex Sanndro e Caceres, la difesa crolla, nel finale.

QUATTRO - al fenomenale procuratore che invece che fare l'accusa fa la difesa, francamente non capiamo.

CINQUE - alle disattenzioni, da Bonucci sul primo e terzo gol, forse Leo era stanco, a Cuadrado, rosso evitabilissimo, ad Alex Sandro, sempre preso alla sprovvista.

SEI -  alla gara della Juventus post espulsione, ci mette spirito e crea anche occasioni, meriterebbe di rimanere dieci contro dieci e di ricevere due rigori.

SETTE - a Chiesa.Lotta e crea come non mai, ci mette spirito e cuore, insomma, un lottatore.

OTTO -  A Ronaldo. Gli diamo un voto alto anche se la prestazione non è da otto, perchè si procura il rigore che l'arbitro non concede, crea le occasioni migliori e deve lottare da solo.

NOVE - a Prandelli. Si mette furbescamente a cinque tutti dietro e ripartenze e sfrutta le disattenzioni prima e la stanchezza poi, meglio per loro.

DIECI - alla rabbia dei tifosi. Non so in quanti hanno dormito, noi no. Ci girano le scatole, come a Nedved che aveva i capelli diritti, molto dritti.